Il commento al Vangelo di domenica 4 ottobre 2020, a cura di don Mauro Pozzi.
Chi gestisce qualcosa che non รจ suo non deve abusare del suo potere.
NON SIAMO I PADRONI
Il Cristianesimo รจ una religione rivelata. Dio stesso, come aveva giร fatto con gli uomini primitivi, si manifesta ad Abramo e lo invita a costituire un popolo destinato a far crescere la fede nel Dio Unico. Dicono gli storici che paragonando gli Ebrei con le grandi nazioni confinanti, รจ molto peculiare il contrasto tra la loro arretratezza civile e lโassoluta avanguardia della loro religione. Mentre i popoli vicini onoravano molte divinitร cui attribuivano un aspetto di uomini o animali, gli Ebrei adoravano il Dio di Abramo, Dio unico, senza forma e del tutto superiore alla logica delle cose umane.
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Non si tratta di una Divinitร inventata ma rivelata. Quello che era stato un culto tribale fino a Giacobbe, con Mosรจ diventa una vera religione in cui iniziano a codificarsi il testo sacro della Torร , la legge, e i riti. Le dodici tribรน di Israele diventano una monarchia teocratica e il re Salomone, a Gerusalemme, edifica il primo tempio di pietra, nel cui centro era conservata lโArca dellโalleanza, lโoggetto simbolo della presenza di Dio tra il popolo. Prima il tempio era sotto una tenda, cosรฌ come il popolo che praticava la pastorizia e faceva vita nomade. Il fatto che il luogo sacro diventi un edificio rappresenta il consolidarsi della religione, ma anche il suo sclerotizzarsi, cioรจ il divenire rigida. I profeti, davanti alle infedeltร del popolo, hanno sempre detto che non basta avere il tempio per essere certi della presenza di Dio, ma occorre cercarlo col cuore prima di tutto. Gesรน รจ il Messia che lโAntico Testamento annuncia.
Il Cristianesimo รจ lโEbraismo che accoglie Gesรน, ma alcuni non sono stati capaci di farlo, perchรฉ invece di ascoltare Dio, ascoltavano sรฉ stessi e i propri pregiudizi. Questa รจ la rigiditร , la sclerotizzazione. ร lโessere schiavi dei propri schemi. Gesรน nella parabola della vigna ci mette in guardia. Noi abbiamo la chiesa, i riti, il sacerdozio, dei templi meravigliosi, ma non siamo i padroni, siamo i servitori. Il centro della religione รจ lโamore per Dio, niente altro. La chiesa รจ al servizio del Signore, non รจ padrona, non deve difendere il suo potere, ma il suo credo. Gli uomini, quando parlano di cose relative alla fede, devono essere i portavoce, cioรจ i profeti, di Dio, e mai esprimere il loro pensiero. Bisogna pregare molto per imparare ad ascoltare il Signore, che parla attraverso la scrittura e la tradizione, cioรจ sia per vie soprannaturali, sia tramite gli uomini che lo rappresentano. Se la pietra angolare viene scartata lโedificio intero crolla: il Maestro ci ricorda che per costruire su di lui bisogna portare davvero frutto, non solo pensare di saperlo fare.
AUTORE: don Mauro Pozzi
FONTE: email
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