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don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 24 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 14,1-15,47

Il Maestro utilizza le nostre debolezze come strumenti di salvezza.
don Mauro

Se qualcuno volesse fare un regalo alla Parrocchia di don Mauro
Parrocchia S. Maria delle Grazie: IT09Y0871383900000000012977

REDENZIONE

La domenica delle Palme รจ caratterizzata da un grande contrasto. Si apre con la commemorazione dellโ€™ingresso trionfale di Gesรน a Gerusalemme, dove la folla lo acclama come il Messia, e si chiude con la crocifissione, chiesta a gran voce dalla stessa folla che sembrava essere tutta per Gesรน.

Il Maestro sa bene a cosa va incontro, lo prova il fatto che manda i suoi discepoli a prendere lโ€™asinello che lo porterร  in cittร : come conosce questo dettaglio, cosรฌ ha di fronte a sรฉ in modo chiaro tutti gli eventi che stanno per succedere. La folla รจ trascinata dalla sensazione del momento. Lโ€™euforia di alcuni contagia gli altri, ma in occasione del processo, la determinazione dei capi religiosi fa invertire la tendenza. La folla non ha anima, รจ una banderuola.

Noi siamo usciti dalla folla? Abbiamo una conoscenza diretta di Gesรน? Oppure siamo influenzati dallโ€™opinione corrente? Riconosciamo Gesรน solo se avvertiamo consenso attorno a noi, o siamo capaci di testimoniarlo anche dove questo consenso non cโ€™รจ? Inizia poi il percorso della passione. A Betania avviene lโ€™unzione della donna che con il suo gesto riconosce il grande valore di Gesรน, mentre chi si indigna non coglie lโ€™azione simbolica e si ferma al valore commerciale del profumo.

Questo sdegno ipocrita incontra la volontร  dei capi dei sacerdoti e degli scribi di sopprimere il Maestro e produce il tradimento di Giuda. รˆ possibile che lโ€™infelice apostolo fosse convinto di avere ragione nel cercare di fermare il Signore, ma รจ un atteggiamento che esprime sfiducia. Giuda si fida troppo del suo giudizio e non si fida della Provvidenza.

รˆ sempre questa lโ€™origine del male. Infatti fin dalle origini lโ€™uomo vuole determinare il bene e il male, non riconosce la superioritร  di Dio, non sottomette la sua orgogliosa ragione. Il punto di vista molto parziale, diventa assoluto e si crede di sapere come andranno le cose. Questo รจ il tallone dโ€™Achille dellโ€™umanitร . Come si puรฒ allora trasformare questa debolezza in forza?

รˆ la specialitร  di Dio! Usare gli errori dellโ€™uomo per costruire la sua salvezza. Il rifiuto di Gesรน diventa il sacrificio che salva. Il Maestro rimane sempre piรน solo: a partire da Giuda tutti lo abbandonano. La sua salita al Calvario รจ una tortura straziante. Cโ€™รจ chi vorrebbe alleviare questo tormento, come la Veronica o le donne piangenti, ma non si puรฒ.

รˆ il Sacrificio che Gesรน deve portare a termine da solo. Dallโ€™alto della croce prega per chi non sa quello che fa e permette cosรฌ a chi alza lo sguardo su di lui, di essere redento. Il rifiuto diventa salvezza, il peccato occasione di redenzione. La croce รจ lโ€™albero della vita il cui frutto salva. Entriamo nella settimana santa pieni di stupore e riconoscenza.

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