HomeVangelo della Domenicadon Mauro Pozzi - Commento al Vangelo di domenica 14 Aprile 2024

don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 14 Aprile 2024

Domenica 14 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Lc 24,35-48

Il Maestro ci chiede di testimoniare la sua resurrezione vivendo la legge dell’amore.
don Mauro

Se qualcuno volesse fare un regalo alla Parrocchia di don Mauro
Parrocchia S. Maria delle Grazie: IT09Y0871383900000000012977

FEDE VIVA

Lโ€™evangelista Luca riporta unโ€™unica apparizione di Gesรน agli Undici, dopo aver descritto quella dei discepoli di Emmaus e menzionato una occorsa a Pietro. Il Maestro non arriva, sta giร ย  in mezzo a loro, proprio come promette alla fine del vangelo di Matteo: ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. In questo caso la sua presenza รจ visibile. Non si tra

tta diย  unaย  visione, ma lui รจ lรฌ in persona. Per provarlo mostra le piaghe, si fa toccare e mangia davanti a loro. Luca sottolinea, soprattutto per i suoi lettori greci che considerano la resurrezione unโ€™idea stravagante, che Gesรน รจ lรฌ in carne e ossa.

Dopo la Pentecoste i discepoli dovranno iniziare ad annunciare la buona notizia e il Signore stesso li istruisce mostrando, come ha fatto ai due di Emmaus, il collegamento dellaย  suaย  storiaย  alleย  scritture,ย  fornendo loro gli argomenti della predicazione. La lettura degli Atti fa vedere come questo schema รจ fedelmente seguito. Pietro dice che รจ lโ€™ignoranza dei giudei ad aver determinato laย  condanna, che tutto si รจ svolto secondo le scritture (i profeti), ma il Signore รจ risorto e conclude: e di questo noi siamo testimoni, proprio come Gesรน ha detto loro.

La vita dei discepoli non รจ stata piรน la stessa. La resurrezione toccata con mano apre una prospettiva eterna e ridefinisce totalmente i loro obiettivi. Questo deve essereย  veroย  per tutti coloro che credono, anche perย  noi.ย  Infattiย  Pietroย  chiudeย  il suo annuncio (tornando alla prima lettura) con un invito preciso: pentitevi dunque e cambiate vita. Seย  Gesรนย  nonย  fosseย  risorto,ย  la vita sarebbe solo lโ€™attesa della morte, come dice San Paolo (1Cor 15, 32): se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perchรฉ domani moriremo.

La nostra fede non รจ unโ€™idea, non รจ come tifare per una squadraย  piuttostoย  cheย  unโ€™altra,ย  cioรจย  qualcosaย  cheย  non ha nessun effetto, ma รจ lโ€™incontro con la persona viva di Gesรน e questo rivoluziona ogni cosa. Ecco allora che lโ€™ideale della nostra vita diventa lโ€™amore di Dio, che si concretizza, secondo quanto ci ha detto Giovanni nella seconda lettura, nellโ€™osservare i suoi comandamenti, cioรจ amare concretamente il nostro prossimo.

Abbiamo dunque delle linee ben precise da seguireย  perย  cambiare vita. Intanto domandarci qual รจ l’obiettivo che perseguiamo. Se siamo preoccupati solo dalle cose umane o comunque leย  mettiamo sempre al primo posto, forse manca qualcosa. In secondo luogo lโ€™attenzione per il prossimo, cioรจ per chi vive con noi. La caritร  si esercita prima di tutto a casa propria. Infine possiamo chiederci se chi ci conosce capisce che siamo cristiani dal modo in cui viviamo.

Articoli Correlati