Il commento al Vangelo di domenica 11 ottobre 2020, a cura di don Mauro Pozzi.
ย La vita oltre la vita รจ descritta come una festa. Sta a noi accettare l’invito.
INVITATI A UNA FESTA
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Come nelle due domeniche precedenti il Vangelo propone una riflessione sul giudizio di Dio per coloro che hanno rifiutato Gesรน. Il Maestro non parla al popolo ma alle autoritร religiose, quindi parla di un rifiuto non da parte di un singolo, ma di tutto il popolo. ร chiaro che chi guida gli altri ha una responsabilitร maggiore, ciรฒ non esclude comunque la colpa individuale. Il compimento del Regno sarร alla fine dei tempi ed รจ paragonato ad una festa di nozze.
In oriente queste feste durano giorni, non sono semplicemente dei pranzi o delle cene. Lโinvito a partecipare a questo banchetto futuro ci รจ perรฒ rivolto adesso. I profeti sono i servi che il padrone manda a chiamare gli invitati. ร bellissima la descrizione che ci propone Isaia di questa grande festa. Si parla due volte di cibi e due di vini proprio a sottolineare lโabbondanza favolosa del banchetto, ma lโaspetto piรน entusiasmante รจ che in quellโoccasione sarร tolto il velo che copre il volto dei popoli. Il profeta non parla dunque solo degli Ebrei, ma anche di noi, che finalmente potremo superare la ristrettezza dei nostri limiti e vedere Dio faccia a faccia.
Giovanni nella sua prima lettera dice che questo significa che saremo simili a lui perchรฉ lo vedremo cosรฌ come egli รจ (1Gv 3,2). Infatti la morte sarร eliminata per sempre e non conosceremo piรน il dolore e le lacrime. Ci si potrebbe aspettare che gli invitati siano entusiasti e impazienti di accettare lโinvito, ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari. Il mondo che passa, che ci fa soffrire, che sarร teatro della nostra morte, sembra appassionarci molto di piรน. ร lโatteggiamento degli invitati che fanno spallucce, sorridono e vanno al lavoro e in borsa, perchรฉ lรฌ sono le cose serie. Certo รจ che se non cโรจ niente di piรน importante dei soldi non possiamo aspettarci altro che egoismo, guerra e sfruttamento dei ricchi sui poveri.
Per fortuna che qualcuno pensa a mettere da parte per il Regno, per il futuro eterno. Noi da che parte stiamo? I posti alla festa non restano vuoti, vuoi che qualcuno si prenda quello che spetta a te? Anche alla fine i furbi non mancano mai, ma chi non ha lโabito, non รจ sincero, viene cacciato via. Lโultima sentenza sembra riferita ai primi invitati, cioรจ agli Ebrei. Dei molti chiamati solo alcuni hanno saputo accettare.
AUTORE: don Mauro Pozzi
FONTE: email
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