Il commento al Vangelo di domenica 24 aprile 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
AMARE ANCHE I NEMICI
Vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. ร davvero una novitร rivoluzionaria e rimane tale anche dopo due millenni di cristianesimo. Letto nel contesto del vangelo questo comando non dice di amare solo gli amici o i correligionari, ma tutti, nemici compresi. Sappiamo che Gesรน rivela il volto dellโAltissimo e che si propone come un modello per noi: Dio dunque si manifesta non come un giudice vendicatore, ma come un Padre che ama e perdona. Come siamo lontani dallโAntico Testamento, dove cโรจ guerra e vendetta, castigo e violenza. Ciรฒ non significa che prima Dio si era sbagliato, ma che cโรจ una gradualitร nella rivelazione e nella crescita dellโuomo.
Non dimentichiamo che nellโA.T. siamo ai confini della preistoria e agli albori della civiltร . Ora il Padre ci chiede un salto di qualitร per conquistare, non piรน una terra, ma il Regno. Non si tratta di vincere un nemico straniero, ma il serpente antico, che ci vuole divisi nel peccato, mentre il Signore ci chiede di essere uniti nellโamore. ร una svolta che lโuomo da solo non poteva nemmeno immaginare. Per questo si puรฒ parlare certamente di Rivelazione. Oggi cโรจ chi uccide in nome di Dio, chi vuole buttare in mare gli immigrati, alzare muri. Siamo ad anni luce di distanza dal vangelo, ma questo non ci autorizza a disprezzare o a condannare, perchรฉ noi non abbiamo nessun merito, รจ Cristo che รจ venuto da noi e non viceversa! Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Sono parole sue.
[ads2]ร perรฒ un comandamento difficile da attuare. Infatti amare chi รจ simpatico, bello e la pensa come noi รจ uno scherzo, ma amare lโavversario, chi ci fa del male, chi ha idee opposte alle nostre รจ unโimpresa apparentemente inattuabile. Come fare? Pensiamo allโannunciazione, Maria chiede allโangelo: come รจ possibile? Risposta: nulla รจ impossibile a Dio! Ecco la chiave. Non siamo noi a dover essere santi, ma la- sciare che lui ci faccia santi. Non siamo noi a dover amare con le nostre poche forze, ma lasciare che sia lui ad amare servendosi di noi. Questo significa mettere le fondamenta sulla roccia. Finchรฉ pensiamo di salvarci da soli sforzandoci di fare i bravi, facciamo solo disastri, ma quando finalmente ci arrendiamo e chiediamo il suo aiuto, tutto cambia. Allora possiamo amare.
La via รจ lโamore per il Signore, coltivato nella preghiera personale e nei sacramenti, che ci porta a incontrarlo nei fratelli, qualunque sia il loro colore, nazionalitร , idea o religione. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli. Vuol dire che solo se amiamo cosรฌ, possiamo essere suoi discepoli. Chiediamogli la forza di farlo.
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V Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: bianco
- At 14, 21-27; Sal 144; Ap 21, 1-5; Gv 13, 31-33. 34-35
Gv 13, 31-33. 34-35
Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesรน disse: ยซOra il Figlio dell’uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui. Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร da parte sua e lo glorificherร subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 24 – 30 Aprile 2016
- Tempo di Pasqua V, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
