don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 29 Ottobre 2023

โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โœ Mt 22,15-21

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Vivere al di sopra delle regole

Questi erano fissati con le regole in maniera compulsiva: come trattare le mani, i gomiti, lโ€™avambraccio, lโ€™unghia, lโ€™alluce (valgo). Eppoi i cibi da scuocere a tot gradi, da conservare sottovuoto, le scarpe da pulire prima di entrare in casa. Mille corbellerie che per loro, perรฒ, valevano una veritร : che la Veritร  passasse attraverso il rispetto di quelle regole.

Che, essendo in numero di centinaia, ogni tanto diventavano anche un bellissimo nascondino. Di piรน: correvano il rischio di diventare il palcoscenico ideale per giocare a nascondino anche con Dio. Che, da gran giocatore dโ€™azzardo con il cuore umano, se ne stava giusto in disparte ad aspettare la mossa decisiva: โ€œSi stancheranno anche delle regole un giorno โ€“ pensava tra sรฉ -.

Se non aprono la scatola del gioco e non iniziano a giocare, che gusto ci troveranno a imparare a memoria le istruzioni dโ€™uso e basta?โ€ Poi, se qualcuno gli chiedeva perchรจ Lui non si divertisse come loro, rispondeva con il suo tono: โ€œQuando avete finito di imparare e di ripetere le regole, chiamatemi: a me interessano le eccezioni.

Sarรฒ sempre di quelli che vivranno al di sopra di qualsiasi riga. E insegnerรฒ a fare questo, per semplificare la vitaโ€. Dโ€™altronde lo diceva anche il nonno, che era per me il rabbรฌ (minuscolo) di casa: che quando le regole sono chiare, le eccezioni si possono fare. Anche perchรจ, a dirla tutta aggiungerebbe il Rabbรฌ (maiuscolo), sono tutti lรฌ ad invocare le regole precise e ben definite ma poi in pochi sanno rispettarle. Perchรฉ tra una regola e lโ€™altra ci si infila sempre il proprio interesse. Dicendo di rispettare formalmente le regole.

Quando lo chiamano โ€“ย ยซi farisei, avendo udito che aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno, un dottore della legge, lo interrogรฒ per metterlo alla provaยปย โ€“ lui accetta lโ€™invito e scende dentro lโ€™arena. Anche stavolta, perรฒ, la domanda รจ sporca, parte male: lo interrogano per incastrarlo. Una volta ancora lo vogliono mettere nel sacco, mentre Lui รจ disposto a farsi mettere sulla croce: lโ€™esatto opposto del sacco.

(Ri)tentano, comunque:ย ยซMaestro, nella legge qualโ€™รจ il grande comandamento?ยปย La domanda รจ vestita di una dosa di malizia da cavallo: โ€œVediamo se conosce tutti i comandamenti, Lui che dice dโ€™essere un Rabbรฌโ€. E Lui โ€“ mai dire gatto finchรจ non ce lโ€™hai nel sacco โ€“ ancora una volta a risplendere sopra quel fango. Come un alunno spettacolare che, interrogato dal professore a scuola, dimostra di possedere quellโ€™arte che, molto piรน di risposte imparate a memoria, indica lโ€™intelligenza di una persona: la capacitร  di costruire una sintesi. Di fare sintesi, prendendo gli oltre seicento precetti e concentrandoli in un bignami tascabile:ย ยซAmerai il Signore tuo Dio (โ€ฆ) E il secondo รจ simile a quello: Amerai il prossimo tuo come te stessoยป.

Praticamente, con una sorta di nonchalance che riesce soltanto a Dio, fece loro capire che, a forza di rispettare tutti i precetti che dovevano rispettare, erano diventati come galline in gabbia, o sardine nella rete: spendevano ore, giorni, stagioni e decenni ad osservare una quantitร  di roba che li distraeva. Erano come scrittori che, desiderosi di scrivere un romanzo, insistevano ad ammassare in maniera seriale materiale, indagini, testimonianze, spunti e appunti per poi accorgersi, un giorno, che avevano fatto indigestione di parole e non riuscivano piรน a capire come concretizzarle dentro una pagina bianca.

Per questo Lui, senza umiliare nessuno โ€“ non disse mai che avevano perso tempo, chโ€™erano imbecilli, che erano andati fuori tema. Lo fece capire! โ€“ si mostrรฒ ai loro occhi come la prima riga di una pagina: liscia, pulita e bellissima. E diede loro la chanche di non avere piรน scuse che cโ€™era tanta roba da memorizzare. โ€œTenete il succo, gettate le bucce dโ€™aranciaโ€: punto a capo.

Con quel ยซรจ simile a quelloยป (cfr Mt 22,34-40) chโ€™รจ il valore aggiunto: lโ€™uomo, da ora, varrร  tanto-quanto Dio. Geniale: per amare Dio non occorrerร  diminuire lโ€™uomo. Anzi: Dio si ama attraverso lโ€™uomo. O non si amerร . E dire allโ€™uomo che assomiglia a Dio รจ il piรน bel complimento che gli si possa rivolgere. ร‰ come dirgli chโ€™รจ unico.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte