don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 17 Dicembre 2023

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Pensa di essere chissachรฌ

Vogliono sapere chi pensa di essere davvero questโ€™uomo. Nellโ€™episcopio di Gerusalemme si รจ creato un certo allarmismo. Nei paraggi, cโ€™รจ un uomo che sta scardinando un poโ€™ tutto: usi, costumi, precetti e quantโ€™altro. Pensa di essere unย chissachรฌย e loro, tutta gente che sa governare soltanto facendo i bulli, vogliono cercare di arginare questa fessura di luce che, spaventosamente, si รจ aperta in mezzo al muro granitico delle loro certezze.

Loro sono i sacerdoti e i leviti, cioรจ i โ€œprofessionisti della Leggeโ€: lui รจ Giovanni Battista, uno tra tanti, che non veste nemmeno come si dovrebbe vestire, che usa parole che non si dovrebbero mai usare. Che sparge scemenze dannose sul Messia:ย ยซIn mezzo a voi sta uno che voi non conosceteยป. Si sentono offesi i curiali: โ€œCosa va dicendo questo pazzo? Figurati se il Messia รจ giร  in mezzo a noi: figurati se arriva e, prima, non manda una notifica a noi, che abbiamo i titoli per dirlo poi alla genteโ€.

Il Battista, invece, รจ naif, leggermente vintage, incontenibile, ribelle: โ€œConvertitevi, sta arrivando: il tempo sta per scadere!โ€ La gente, poi, accorreva infiammata da Giovanni e non dai sacerdoti e dai leviti: Giovanni, quando fissava negli occhi qualcuno, entrava a prendersi quello che di piรน nascosto cโ€™era dentro lโ€™anima.

E questa cosa qui โ€“ il fatto che loro avessero il potere ma alla gente non gli importasse nulla del loro potere, perchรจ non diceva nulla โ€“ arrecava in loro una depressione folle: era tutta gente risucchiata dal potere, allergica al popolo. Vanno da Giovanni per rinfacciargli lโ€™invidia piรน ecclesiale: โ€œChi credi dโ€™essere, cafoncello?โ€ Giovanni era la prima riga di una pagina nuova . Loro erano quattro sacchi gonfi dโ€™aria.

Diede loro risposta. La diede da uomo geniale qualโ€™รจ un profeta. Non disse chi pensava di essere, ma disse loro chi era certissimo di non essere:ย ยซIo non sono il Cristoยป. Poi, vista la loro insistenza in materia, andรฒ giรน pesante: โ€œNon sono nemmeno Elia, neanche un profetaโ€.

Il che, fatti bene tutti i conti, era dire: โ€œCosa volete sapere da me? Sapete cosa vi dico: chi mi ama mi segua, chi mi odia mโ€™inseguaโ€. Poi calรฒ la ghigliottina:ย ยซIo sono voce di uno che grida (โ€ฆ) In mezzo a voi sta uno che voi non conosceteยป. Una sberla cosรฌ, i curiali non se lโ€™avevano proprio calcolata: โ€œProprio noi non lo riconosciamo? Abbassa le ali e ricordati che siamo noi che facciamo le nomineโ€.

Non sโ€™accorsero che, pensando di sapere giร  tutto su Dio e i suoi misteri, non ascoltavano piรน le voci, non erano piรน attenti a guardare i piccoli dettagli feriali: governavano e basta, riempiendo il mondo di discorsi sciocchi, che generano scelte sciocche, che poi mostreranno al mondo il frutto della sciocchezza. Chโ€™รจ micidiale:ย ยซVoi non lo conosceteยป. Alla faccia: proprio loro, che pensavano di essere gli unici a conoscere la Veritร , uno arriva e, senzโ€™alcun incarico ufficiale in curia, li inchioda al muro. Allo sbando.

Lui, invece, vede quello che succedeย da Dio:ย ยซIo non sono (โ€ฆ) colui che viene dopo di meยปย (cfr Gv 1,6-8.19-28).ย รˆ una delle negazioni piรน accecanti e luminose della storia: โ€œIo non sono, perchรจ รจ Lui che รจ. Io, di lui, sono soltanto la voceโ€. Non era Gesรน ma indossava la voce di Gesรน.

Pensava con la voce del suo Gesรน: e alla gente bastava sentire la sua voce per calmare una tempesta in atto nei loro cuori. Da che mondo e mondo, il tono della voce dice sempre quello che sta al di lร  delle parole: la chiave di lettura della vita, almeno per metร , รจ nel tono della voce: la voce di Giovanni, ascoltare la voce di Giovanni era come ascoltare la voce della mamma, come guardare il cielo la mattina presto. Vennero, i leviti e i sacerdoti, per metterlo nel sacco.

Se ne tornarono ancora piรน avviliti di comโ€™erano arrivati. Ma liquidarono il tutto alla loro maniera: โ€œTanto รจ matto. Raccomandiamo a tutti prudenza nellโ€™invitarlo in parrocchiaโ€. La prudenza, per loro, era il freno a mano: per Giovanni Battista la prudenza era imparare ad usare le marce. Giovanni, nel frattempo, si sgranchiva gli occhi come un corridore le gambe prima della corsa.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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