Chi รจ umile incontra veramente il Signore
Non cโรจ che dire: proprio una brava persona, una di quelle che fa tutto a puntino, impeccabile nei modi, perfetto nel seguire le prescrizioni. A lui nulla sfugge, nemmeno gli errori degli altri che diventano gli scudi per la sua presunta perfezione. Visto dallโesterno, di cosa mai si potrebbe accusare un personaggio simile? ร cosรฌ pulito, profumato, ineccepibile. Meno male che non รจ come tutti gli altri.
Dallโaltro lato invece cโรจ chi non osa neanche avvicinarsi troppo, chi si ferma sulla soglia del tempio e neanche alza lo sguardo: troppo acuta la consapevolezza dei suoi errori, troppo rosso il suo viso per la vergogna dei suoi sbagli.
Solo questo รจ in grado di dire: ยซLo so che ho peccato, ma tu puoi perdonarmi; lo so, lo sentoยป. Questo basta a Dio: non i meriti, ma lo smarrimento davanti alle nostre imperfezioni; non lo sbandieramento dei propri requisiti, ma la consapevolezza della propria fragilitร .
Chi tornerร โgiustificatoโ, cioรจ riconosciuto come giusto: il fariseo abbagliato da sรฉ stesso, in perenne contemplazione delle propria bontร dโanimo, o il pubblicano che si รจ messo nudo davanti a Dio mostrandosi nella sua debolezza?[…] Continua a leggere su Avvenire.
