โGuardate il fico e tutte le piante; quando giร germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l’estate รจ vicina. Cosรฌ pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicinoโ.
Gesรน sembra dare la chiave di lettura per discernere la sua venuta. E per farlo usa lโimmagine del fico. ร una scelta familiare per chi lo ascolta, ma รจ anche la pianta che germoglia e porta frutto senza passare attraverso la fioritura. Il fico non ha nessuna apparente bellezza, ma produce frutti buonissimi.
ร cosรฌ anche per il legno della croce, per quellโesperienza che Gesรน รจ venuto ad inaugurare: non ha nessuna bellezza apparente, eppure รจ lโunica che porta frutti veri e duraturi. Cโรจ una particolare insistenza di Gesรน nellโaprire gli occhi, nel vedere, nellโaccorgersi. Lโultimo miracolo che ha compiuto prima di queste parole riguarda proprio la guarigione del cieco. Luca sembra suggerire che la fede ci aiuta a guardare finalmente le cose per ciรฒ che sono e non per ciรฒ che a noi appaiono.
Vedere la veritร di qualcosa ci dispone anche a fare delle scelte conseguenti. Ma a noi piace sempre pensare che non toccano a noi le scelte, ma a qualcuno altro, magari al successivo. Pensiamo, ad esempio, che non riguarda noi il problema della terra ferita, delle guerre irrisolte, delle situazioni di ingiustizia. Pensiamo sempre che ciรฒ che conta, e con ciรฒ anche la possibilitร di fare i conti, riguardi altri.
Ma Gesรน รจ chiaro: โIn veritร vi dico: non passerร questa generazione finchรฉ tutto ciรฒ sia avvenuto. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoโ. Siamo noi la generazione a cui Gesรน sta rivolgendo questo invito. Ogni uomo e ogni epoca si ritrova rivolta questa Parola che gli รจ costantemente contemporanea. Il Vangelo riguarda sempre il presente e non un futuro prossimo o remoto. Gesรน mi parla oggi e chiede che nellโoggi io faccia la differenza.
Allora se non cโรจ peggior sordo di chi non vuol sentire, non cโรจ peggior cieco di chi non distoglie lo sguardo da ciรฒ che cโha davanti.
Fonte: nellaparola.it
NUOVO COMMENTO DA FACEBOOK
Se avessi dovuto scegliere personalmente a quale stagione paragonare la vita eterna avrei scelto la primavera. Gesรน nel vangelo di oggi sembra prediligere lโestate, forse perchรฉ รจ quella stagione in cui la luce รจ al suo massimo splendore: โGuardate il fico e tutte le piante; quando giร germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l’estate รจ vicinaโ. Ma lโestate รจ anche il tempo in cui i frutti sono maturi. ร il tempo che prepara alla raccolta, alla mietitura, alla vendemmia. Pane e vino sono gli elementi che Gesรน sceglie per lโeucarestia, per la sua misteriosa presenza. Il suggerimento รจ quello di farci pensare a che punto รจ la nostra maturazione. Siamo maturati relazionalmente? Siamo maturati interiormemente? Siamo maturati caratterialmente? […] Continua a leggere qui.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK



