don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 20 Agosto 2022

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Credo che รจ proprio dal passo nel vangelo di oggi che sia nato il detto popolare: โ€œfate come vi dicono ma non fate come fannoโ€. E devo pure ammettere che รจ molto spesso a noi preti che si fa riferimento quando si usa questa frase. La volgarizzazione piรน conosciuta รจ โ€œpredicano bene e razzolano maleโ€.

Ma non voglio e non posso difendere la mia categoria che fa bene a farsi lโ€™esame di coscienza davanti a queste parole dure di Gesรน. Vorrei perรฒ invitare ogni cristiano a fare il medesimo esame di coscienza. Il motto di dire cose giuste e farne di sbagliate รจ molto diffuso in ogni ambito, perchรฉ vige un mestiere che non passa mai di moda. Si chiama โ€œesperto di vite altruiโ€.

Questo mestiere gratuito si esplica nel fare sempre i maestri e i moralisti con la vita degli altri ma quasi mai chi fa questo comprende che ogni vero cambiamento, fosse anche quello del tuo prossimo che sbaglia, nasce sempre dal cambiamento di se stessi. La mia conversione รจ lโ€™unica predica che gli altri accetteranno. La mia coerenza รจ lโ€™unico argomento convincente agli occhi di chi mi guarda.

La mia testimonianza รจ lโ€™unico modo che noi abbiamo per rendere visibile ciรฒ che crediamo. In questo senso Gesรน dice di non chiamare nessuno โ€œmaestro o padreโ€, perchรฉ lโ€™unico vero Maestro e Padre sta in cielo e noi siamo tutti sulla stessa barca. E siamo autorizzati ad essere padri e guide solo se siamo segno Suo e non nostro. Con ciรฒ Gesรน non vuole svuotare di autorevolezza e credibilitร  i padri e i maestri.

Vuole solo ricordarci che la credibilitร  di un padre o di un educatore sta nel non dimenticare mai che prima di essere un padre o un maestro anchโ€™egli รจ un figlio e un discepolo. La memoria di avere bisogno, di non essere degli arrivati, di non bastare a se stessi, ci aiuta ad avere parole credibili e ragionamenti molto umani. Infatti noi perdiamo di umanitร  quando ci dimentichiamo di venire dalla medesima condizione, di avere le stesse domande, e di sperimentare la stessa debolezza. Ricordarselo ci umanizza.

Commento del 2018 – Fonte: Fede 2.0

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK