<<C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco>>.
Il Vangelo di oggi ci aiuta a rispondere alla domanda: qual รจ la definizione migliore di ricco? Si diventa ricchi, secondo la logica del mondo quando a un certo punto la propria ricchezza prende il posto dell’identitร di chi la possiede: io ย sono ciรฒ che ho. Forse sarร questo il motivo per cui il ricco del Vangelo di oggi non ha nessun nome. Il suo nome coinCide con la sua ricchezza. Invece il povero non ha nulla, ma conserva il suo nome.
Alla fine di questa vita saremo costretti a lasciare tutto ciรฒ che abbiamo e porteremo dall’altra parte della riva solo ciรฒ che siamo. Ma se abbiamo perso ciรฒ che siamo cosa troveremo di lร ? Solo tormento, perchรฉ chi ha perso il verbo essere in realtร non ha piรน nulla per cui valga la pena. Per questo la storia raccontata nel Vangelo di oggi รจ drammatica nelle sue tinte forti: <<Stando nell’inferno tra i tormenti, levรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietร di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perchรฉ questa fiamma mi tortura.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui รจ consolato e tu sei in mezzo ai tormenti” ยป. Chi ha perduto se stesso non puรฒ essere soccorso piรน da nessuno perchรฉ ciรฒ che ormai gli manca รจ la capacitร di saper ricevere qualcosa.
Eppure il racconto finisce con un speranza sottesa: <<Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca, perchรฉ non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose:
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“Hanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loro”ยป. Dietro il no di Abramo รจ nascosta una luce: finchรฉ sono vivi sono ancora in tempo per cambiare, gli basta ascoltare “Mosรจ e i profeti’) cioรจ la loro coscienza e la loro libertร di scelta.
Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Lc 16, 19-31.
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