don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 8 Giugno 2025

Domenica 8 Giugno 2025 - DOMENICA DI PENTECOSTE - SOLENNITร€ - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 14,15-16.23b-26

Data:

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Vangelo di Giovanni – Gv 14,15-16.23b-26

Lo Spirito Santo vi insegnerร  ogni cosa.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร  un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverร  la mia parola e il Padre mio lo amerร  e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non รจ mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Parร clito, lo Spirito Santo che il Padre manderร  nel mio nome, lui vi insegnerร  ogni cosa e vi ricorderร  tutto ciรฒ che io vi ho dettoยป.

Parola del Signore.

Questa la trascrizione del video.

All’inizio di questa celebrazione abbiamo detto che stiamo celebrando la festa della Pentecoste: 50 giorni dopo la Pasqua facciamo memoria del dono dello Spirito Santo. Ma, come sempre, tutte le volte che come cristiani facciamo la celebrazione di qualcosa, dobbiamo sempre trovare il coraggio di far diventare concreto questo dono, concreta una festa, cioรจ portarla dentro la nostra vita. Ora, sarebbe davvero molto presuntuoso da parte mia, in pochi minuti di un’omelia, spiegarvi il mistero dello Spirito Santo. Perรฒ, lasciandoci guidare dalla parola di Dio che abbiamo ascoltato, qualcosa riusciamo a comprenderla e qualcosa riusciamo a portarla concretamente dentro la nostra vita.

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Permettetemi allora di partire dalla parte negativa per farvi capire poi tutto quel positivo che porta lo Spirito Santo. Quando una persona vive un momento difficile dentro la propria esistenza, una delle cose che subito si ammala รจ la capacitร  di farsi capire dagli altri: tu soffri e non riesci a dire quello che stai vivendo; ti senti da solo e isolato e le persone che ti vogliono bene sembra che parlino un’altra lingua; tu trovi il modo di dire le cose ma non riesci a farti capire da queste persone. E questo รจ difficile, eh, riuscire a trasmetterlo agli altri. Ma molta solitudine non viene dal fatto che non abbiamo persone di fianco a noi; molta solitudine viene dal fatto che non ci sentiamo capiti e quindi tu vivi qualcosa ma non ti senti capito, ma dovresti sentirti capito dalla tua famiglia, dalle persone che vivono con te. Invece, sembra che queste persone siano l’ampliamento della tua solitudine, รจ come se amplificassero la tua solitudine, perchรฉ? Perchรฉ sono lรฌ, dovrebbero volerti bene ma non ti capiscono. Allora, una delle cose che capita col dolore รจ che il dolore ti fa sentire incompreso e ti condanna a una grande solitudine interiore.

Il secondo effetto รจ che quando una persona soffre diventa ultra sensibile e, diventando ultra sensibile, รจ come se c’ha costantemente l’allarme acceso e quindi comincia ad avere paura di tutto: paura di sbagliare, paura che andrร  male, paura che non esista nessuna soluzione, paura di non riuscire a rimettersi in piedi, paura che non esista nessun Dio, che noi non siamo aiutati, paura di aver sbagliato, paura delle nostre colpe, della nostra storia passata, di quello che ci aspetta. Questa mattina la nostra vita diventa ostaggio della paura. Quindi vedete, ci sentiamo incompresi e schiavi perchรฉ in ostaggio della paura.

Terza e ultima caratteristica: noi abbiamo il dono della fede. Questo dovrebbe essere un vantaggio, sรฌ, finchรฉ tu non vivi una prova e Dio dici: “Sรฌ, esiste ma lo sento lontano”. Dov’รจ Dio? Eh, ci sarร  anche, ma lo sento, non lui che รจ con me, lo sento lontanissimo da me. Allora, credo che siano tre cose che tante volte dentro la nostra vita noi incontriamo: l’incomprensione, la paura, la lontananza da Dio. Vedete, queste tre esperienze sono le esperienze dei discepoli dopo la passione, morte e resurrezione di Cristo. La conseguenza di questo trauma che loro hanno vissuto รจ esattamente questo: sono insieme ma non riescono piรน a farsi capire, hanno paura, paura di essere uccisi, paura di aver sbagliato, paura che non ci sia piรน nessun futuro e Dio magari sรฌ, c’รจ, ma lo avvertono lontanissimo.

Cosa fa lo Spirito Santo? Capovolge completamente questa situazione. Vedete, abbiamo letto una pagina degli Atti degli Apostoli che ci descrive esattamente quello che รจ successo la mattina della Pentecoste. Ora, senza raccontare quello che abbiamo ascoltato nella prima lettura, c’รจ un effetto bellissimo: il dono dello Spirito Santo dร  agli apostoli il potere di parlare le lingue. Cosa significa? Non lo so che cominciano a parlare inglese, francese, spagnolo, tedesco, swahili, giapponese, no. รˆ un’altra cosa: parlano e gli altri hanno la sensazione di sentirsi capiti. Dice: “Tutti li sentiamo parlare nella nostra lingua natia”.

Ecco, questo รจ il primo dono dello Spirito Santo: lo Spirito Santo sana la comunicazione delle persone. รˆ come se prima c’รจ l’incomprensione e lo Spirito ti porta a farti capire da un altro. Non so se ve l’ho raccontato, ma a me qualche volta nella vita mi รจ successo proprio fisicamente. Ricordo che un giorno ero in Croazia e stavo vivendo un momento molto bello spirituale con alcuni amici e mi sono messo a parlare con un confratello, un religioso, un cappuccino, che in realtร  non parlava nessuna parola di italiano. Immaginate che io non parlavo nessuna parola in croato.

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Eravamo seduti uno di fronte all’altro, stavamo, quello che stavamo dicendo erano cose molto spirituali. Abbiamo cominciato a parlare io e lui e non so perchรฉ ci capivamo: io parlavo in italiano e lui parlava in croato, ma io capivo quello che voleva dire lui e lui capiva quello che volevo dire io. C’era un’intesa di fondo. รˆ bellissimo, รจ un dono dello Spirito. Guardate, quando c’รจ lo Spirito non c’รจ bisogno nemmeno della parola, si capisce. รˆ come se tu ti sentissi di nuovo compreso in quello che sei veramente. Non vi manca questo dono? Non manca a casa nostra il dono dello Spirito? E certe volte non ci capiamo con le persone con cui viviamo la nostra vita, manca lo Spirito, c’รจ l’incomprensione. Primo dono dello Spirito: il dono di comprenderci di nuovo.

Seconda cosa: la nostra vita รจ in ostaggio della paura. La paura รจ terribile perchรฉ ti paralizza la vita: hai paura di te, hai paura del giudizio, di sbagliare, di non farcela, paura delle tue colpe. La paura non ti permette di fare nessun passo in avanti. Infatti, la paura bloccava i discepoli nel cenacolo, non li faceva uscire. Com’รจ che lo Spirito vince la paura? In questo modo: “Voi non siete schiavi, siete figli”. I figli non hanno paura perchรฉ non hanno il controllore, hanno un Padre che li ama. Guardate che questo non รจ un ragionamento, รจ un dono. Quando tu ti senti amato da Dio come un Padre, รจ come se tu recuperassi la libertร  che ti fa vincere tutte le paure. Secondo dono dello Spirito.

Terzo dono dello Spirito, ce l’ha raccontato Gesรน nel Vangelo, dice: “Io me ne vado ma verrร  a voi lo Spirito Santo e dove troverete questo Spirito Santo?”. Dice: “Dentro di voi”. Certe volte noi sentiamo che Dio รจ lontanissimo, fratelli, Dio non รจ lontanissimo, Dio รจ qui! Ma qui dove? Nel tabernacolo? Sรฌ, lรฌ c’รจ la presenza reale di Gesรน nell’Eucaristia, ma c’รจ un luogo, un luogo dove lui รจ sempre con noi ed รจ dentro noi stessi. E ancora una volta questa bellissima frase di Agostino, tu dice: “Sei piรน intimo di me a me stesso”. Questo significa che quando noi viviamo qualunque cosa, Dio รจ con noi perchรฉ รจ dentro ciascuno di noi. Come puoi sentirti solo se Dio รจ con te, anzi รจ dentro di te? Ma quand’รจ l’ultima volta che avete sentito la presenza di Dio dentro i vostri cuori, dentro voi stessi? Ecco il dono dello Spirito.

Chiediamo questa grazia in questa festa della Pentecoste: che torniamo a sentirci compresi e non viviamo piรน di fraintendimenti e di solitudine, che torniamo a sentirci figli e non abbiamo piรน la paura degli schiavi perchรฉ noi non siamo schiavi, siamo figli, che torniamo a sentire che Dio รจ qui e che non รจ lontano e quando cerchiamo Dio dobbiamo guardarci dentro perchรฉ Dio รจ presente dentro ciascuno di noi.

Anzi, piรน scopriamo che lui รจ dentro di noi, piรน ci accorgiamo di avere una forza che non avevamo. Ecco, senza questo dono, attenzione, non senza questi ragionamenti. Queste tre cose ve le ho spiegate, ma non vi cambieranno la vita. Vi cambia la vita se ricevete quelle cose che vi ho spiegato come dono. Dio a chi vuole fare questo dono? A chiunque lo voglia. Questa รจ la bella notizia e quindi mi verrebbe da domandarvi: voi lo volete questo dono? E spero di sรฌ, perchรฉ questa รจ una bella celebrazione per cui domandare questo dono di cui tutti noi abbiamo bisogno.

Fonte.


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