“Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieli”.
La fede non รจ una questione di ciรฒ che si dice, che si spiega o che si ragiona. La fede รจ soprattutto una questione di ciรฒ che si fa, di ciรฒ che si tenta di mettere in pratica, di ciรฒ che si realizza: nel pratico la volontร di Dio. ร una regola che incontriamo quotidianamente nella nostra storia perchรฉ arriva il momento in cui ci accorgiamo che non si puรฒ amare mai a parole ma solo con i fatti. Senza i fatti l’amore รจ una bestemmia.
Gesรน dice qualcosa di simile pensando proprio alla fede. Essa cambia la vita ed รจ davvero fede solo quando รจ tentativo di mettere in pratica e non solo vuote parole da ripetere ad oltranza verso il cielo. Non รจ tanto importante riuscirci ma รจ prezioso provarci costantemente, senza mai stancarsi.
“Perciรฒ chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, รจ simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perchรฉ era fondata sopra la roccia”. Ma tutti sappiamo che scavare la roccia non รจ facile, anzi รจ estremamente faticoso. Tutti sappiamo quanta fatica c’รจ nel tentare di vivere ciรฒ che si sa essere giusto.
Ma quella fatica รจ una benedizione perchรฉ fonda la nostra vita su qualcosa che la fa mantenere in piedi soprattutto quando le circostanze diventeranno contrarie. Ecco perchรฉ la vita spirituale non รจ la semplice ricerca di una pace interiore, ma รจ la ricerca di una pace a caro prezzo, di una pace che nasce dalla lotta, dal combattimento, dal sudore di chi si sforza nei fatti di fare la differenza.
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La vita spirituale non รจ l’aver trovato una spiegazione rassicurante sulla vita, ma aver sperimentato che ciรฒ che di vero il Vangelo ci insegna รจ possibile viverlo contro ogni avversitร e ostacolo. Se la vita spirituale non ci costasse fatica vorrebbe significare che la nostra libertร non ha mai messo la parte che gli spetta.
Commento di don Luigi Maria Epicoco.
