AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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Il male รจ come un parassita, vive rubando la vita di ciรฒ a cui si aggrappa. Non serve essere per forza posseduti come lโuomo del vangelo di oggi per sentirne gli effetti. Il male lavora nella maggior parte dei casi senza farsi vedere, senza mettersi in evidenza.
Basta una zona dโombra nella nostra vita, e lui come un fungo, come muffa comincia a mettere radici e a rubarci vita, gioia, serenitร , pace, significato. Lโunico modo di bloccarlo รจ smascherarlo, รจ eliminare le zone dโombra, รจ lasciare entrare la luce lรฌ dove non entra mai. Raccontato cosรฌ sembra semplice, ma per esperienza tutti noi sappiamo che la faccenda รจ molto piรน complicata.
Per tutta la vita combattiamo contro di lui. Per tutta la vita cerchiamo di togliergli potere e dominio. Nel vangelo di oggi lo incontriamo nelle tinte forti di una possessione diabolica. E credo che il vangelo ce lo racconti non soltanto per dirci che Gesรน ha potere su di lui, ma anche per mostrarci come agisce: โnessuno poteva piรน tenerlo legato neppure con una catena. Poichรฉ spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietreโ.
Emergono cosรฌ due sintomi: lโincapacitร a un legame (nessuno poteva piรน tenerlo legato neppure con una catena), e il farsi male da solo (percotendosi con delle pietre).
Quando si ammalano le nostre relazioni allora quello รจ un chiaro sintomo che il male sta facendo danni in noi. Quando facciamo delle scelte che ci fanno del male e scegliamo quella parte della vita che piรน ci danneggia, ecco che cโรจ un problema serio di male da affrontare. Lโincontro con Cristo รจ lโincontro con una liberazione. โGesรน, infatti, gli diceva: ยซSpirito immondo, esci da quest’uomo!ยปโ.
Ed รจ proprio a partire da questo incontro che la nostra vita torna ad essere pienamente umana.
โVennero da Gesรน e videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legioneโ.
Commento del 2019.
Dopo il video un altro commento.
Il male รจ come un parassita, vive rubando la vita di ciรฒ a cui si aggrappa. Non serve essere per forza posseduti come lโuomo del Vangelo di oggi per sentirne gli effetti. Il male lavora nella maggior parte dei casi senza farsi vedere, senza mettersi in evidenza. Basta una zona dโombra nella nostra vita, e lui come un fungo, come muffa comincia a mettere radici e a rubarci vita, gioia, serenitร , pace, significato.
Lโunico modo di bloccarlo รจ smascherarlo, รจ eliminare le zone dโombra, รจ lasciare entrare la luce lรฌ dove non entra mai. Raccontato cosรฌ sembra semplice, ma per esperienza tutti noi sappiamo che la faccenda รจ molto piรน complicata. Per tutta la vita combattiamo contro di lui. Per tutta la vita cerchiamo di togliergli potere e dominio.
Nel Vangelo di oggi lo incontriamo nelle tinte forti di una possessione diabolica. E credo che il Vangelo ce lo racconti non soltanto per dirci che Gesรน ha potere su di lui, ma anche per mostrarci come agisce: โnessuno piรน riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perchรฉ piรน volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno piรน riusciva a domarlo. Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietreโ.
Emergono cosรฌ due sintomi: lโincapacitร a un legame (nessuno poteva piรน tenerlo legato neppure con una catena), e il farsi male da solo (percotendosi con delle pietre). Quando si ammalano le nostre relazioni allora quello รจ un chiaro sintomo che il male sta facendo danni in noi. Quando facciamo delle scelte che ci fanno del male e scegliamo quella parte della vita che piรน ci danneggia, ecco che cโรจ un problema serio di male da affrontare.
Lโincontro con Cristo รจ lโincontro con una liberazione. โGli diceva infatti: ยซEsci, spirito immondo, da quest’uomoยปโ. Ed รจ proprio a partire da questo incontro che la nostra vita torna ad essere pienamente umana.



