don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 28 Luglio 2023

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Strada, sassi, rovi e terreno buono sono descrizioni della nostra umanitร . Se รจ vero che nessuno di noi si puรฒ dare la fede da solo, รจ perรฒ vero che ciascuno di noi puรฒ decidere con quale umanitร  vuole accogliere questo dono. Perchรฉ il vero problema molto spesso non รจ la mancanza di fede, ma la mancanza di umanitร  da parte nostra nel riuscire a far tesoro di ciรฒ che Dio ci semina dentro.

Cโ€™รจ unโ€™umanitร  necessaria alla base del nostro essere credenti. San Tommaso avrebbe detto che โ€œla Grazia suppone la natura, non la creaโ€, e con ciรฒ avrebbe voluto dire che la fede non suppone che siamo giร  delle persone migliori, quello dipende dalle nostre scelte. La fede รจ un dono che potrebbe essere sprecato.

Ecco perchรฉ Gesรน non si limita semplicemente a raccontare la parabola del seminatore ma ne fornisce anche una spiegazione. Lo fa perchรฉ credo che sia decisivo non fraintendere e capire fino in fondo cosa vuole dirci. Distratti, incostanti, ansiosi, sono solo lโ€™inizio di un lungo elenco di modi di vivere che alla fine soffocano la stessa vita, la rovinano, la feriscono, la condannano a non portare frutto.

Nessuno di noi ovviamente si sveglia la mattina e vuole essere ansioso o incostante o superficiale, eppure delle volte lo siamo. La vita spirituale ci deve aiutare ad avere una grande lealtร  nei confronti di noi stessi e a saper dire il nome proprio del nostro atteggiamento umano. Solo cosรฌ possiamo anche trovare un modo di correggerci senza per forza passare attraverso lโ€™umiliazione di un giudizio, ma attraverso il realismo di una diagnosi.

Un buon medico non ci umilia spiegandoci che abbiamo la febbre ma ce ne fa consapevoli dandoci anche la cura, la medicina, le cose da fare. La vera domanda non รจ perchรฉ siamo distratti, ma come possiamo curare la nostra distrazione? E cosรฌ via per ognuna delle possibilitร . A volte รจ la praticitร  che ci manca forse perchรฉ confondiamo lo spirituale con il teorico, mentre non cโ€™รจ nulla di piรน concreto dello spirituale.

Ed รจ proprio quando riprendiamo sul serio la vita spirituale che sperimentiamo i frutti nella vita di ogni giorno.

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La spiegazione che Gesรน dร  della parabola del seminatore non ha bisogno di ulteriori commenti. Vorrei semplicemente fermarmi su alcune considerazioni che Gesรน stesso fa per farci comprendere il significato di unโ€™accoglienza che coincida con la possibilitร  di portare frutto: โ€œtutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la stradaโ€. Che cosa significa comprendere? Significa capire che legame cโ€™รจ tra la parola e la mia vita reale, quella che sto vivendo in questo momento. Finchรฉ non capiamo la parola di Dio legandola esistenzialmente alla nostra vita, possiamo anche capirla in astratto ma non ci aiuterร  a portare frutto. In questo senso molti discorsi di alta teologia che facciamo anche tra di noi, possono lasciarci nella condizione di chi si vede rubare il seme dagli uccelli, vivendo perรฒ nellโ€™illusione di averne capito la lezione. […] Continua a leggere qui.


โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di:  โœ Mt 13,18-23

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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