don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Novembre 2020 – Lc 21, 29-33

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โ€œGuardate il fico e tutte le piante; quando giร  germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l’estate รจ vicina. Cosรฌ pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicinoโ€.

Gesรน sembra dare la chiave di lettura per discernere la sua venuta. E per farlo usa lโ€™immagine del fico. รˆ una scelta familiare per chi lo ascolta, ma รจ anche la pianta che germoglia e porta frutto senza passare attraverso la fioritura. Il fico non ha nessuna apparente bellezza, ma produce frutti buonissimi. รˆ cosรฌ anche per il legno della croce, per quellโ€™esperienza che Gesรน รจ venuto ad inaugurare: non ha nessuna bellezza apparente, eppure รจ lโ€™unica che porta frutti veri e duraturi.

Cโ€™รจ una particolare insistenza di Gesรน nellโ€™aprire gli occhi, nel vedere, nellโ€™accorgersi. Lโ€™ultimo miracolo che ha compiuto prima di queste parole riguarda proprio la guarigione del cieco. Luca sembra suggerire che la fede ci aiuta a guardare finalmente le cose per ciรฒ che sono e non per ciรฒ che a noi appaiono. Vedere la veritร  di qualcosa ci dispone anche a fare delle scelte conseguenti.

Ma a noi piace sempre pensare che non toccano a noi le scelte, ma a qualcuno altro, magari al successivo. Pensiamo, ad esempio, che non riguarda noi il problema della terra ferita, delle guerre irrisolte, delle situazioni di ingiustizia. Pensiamo sempre che ciรฒ che conta, e con ciรฒ anche la possibilitร  di fare i conti, riguardi altri.

Ma Gesรน รจ chiaro: โ€œIn veritร  vi dico: non passerร  questa generazione finchรฉ tutto ciรฒ sia avvenuto. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoโ€. Siamo noi la generazione a cui Gesรน sta rivolgendo questo invito.

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Ogni uomo e ogni epoca si ritrova rivolta questa Parola che gli รจ costantemente contemporanea. Il Vangelo riguarda sempre il presente e non un futuro prossimo o remoto. Gesรน mi parla oggi e chiede che nellโ€™oggi io faccia la differenza.

Allora se non cโ€™รจ peggior sordo di chi non vuol sentire, non cโ€™รจ peggior cieco di chi non distoglie lo sguardo da ciรฒ che cโ€™ha davanti.


AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โ‚ฌ

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