don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2024

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Ognuno di noi ha degli incubi ricorrenti. Io ne ho uno che faccio anche senza dormire. Ogni volta che mi fermo a fare lโ€™esame di coscienza penso spesso alle parole del vangelo di oggi:

โ€œIn quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demรฒni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerรฒ loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquitร !”โ€.

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Il fatto di essere prete, di prestare ogni giorno le mie mani allโ€™eucarestia, di alzare la mia destra per assolvere, di ascoltare tanta gente, di scrivere e predicare per ore ed ore non mi mette al sicuro dal sentirmi dire un giorno dal Signore questa parola:

โ€œNon ti conoscoโ€.

Perchรฉ non basta fare delle cose nel Suo Nome per dire anche di aver vissuto per Lui, con Lui e in Lui. E capiterร  come una mamma che presa dalla smania di tenere pulita casa si dimentica di amare i figli. Un giorno quei figli diranno: โ€œnon ti conosciamo. O almeno non come mammaโ€.

Faremmo bene allora a costruire la nostra vita su un terreno migliore della semplice sabbia dei nostri propositi. Faremmo bene a costruire sulla roccia di chi ama davvero. Perchรฉ lโ€™amore รจ una questione di fatti non di propositi.

โ€œCadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perchรฉ era fondata sopra la rocciaโ€.

Ma quando mancano i fatti dellโ€™amore, allora pioggia, piene e venti contrari che nella vita un giorno si e uno no incontriamo, ci porteranno solo al pugno di mosche che cโ€™era alla base della nostra vita.

Nasce cosรฌ non una paura, un santo timore di non perdere tempo, di rimboccarsi le maniche, di domandarsi come si puรฒ dare carne alle parole e come si possa trasformare in fatto ciรฒ che si รจ capito e riconosciuto giusto con la propria testa.

In fondo anche il diavolo ha capito tutto, ma gli manca esattamente la caritร  di tirarne le conseguenze. Anche lui ha fede, ma non ha la caritร , che รจ la fede allโ€™opera.

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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