Tra nove mesi esatti sarร Natale. Ce lo ricorda la festa dellโannunciazione a Maria che si celebra oggi, ma per quanto possiamo gettare fiaccole su questo Mistero, esso rimane sempre un Mistero ai nostri occhi. Infatti รจ misterioso come lโInfinito possa entrare nel finito. ร misterioso come il Tutto si faccia frammento. Come il Figlio dellโAltissimo si faccia bambino. Ci verrebbe da semplificare ogni cosa dicendo che le nostre parole sono solo simboliche e che parliamo per paragoni, ma cosรฌ non รจ.
Lโincarnazione di Gesรน รจ lโincarnazione del Figlio di Dio che si fa carne nel grembo di Maria. La faccenda รจ cosรฌ sconvolgente che persino Maria ne avverte il contraccolpo: โElla fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesรน. Questi sarร grande e sarร chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darร il trono di Davide, suo padre. Egli regnerร sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrร mai fineยปโ. Non temere, non avere paura, le dice lโangelo. Ma abbiamo sempre un poโ paura di ciรฒ che non conosciamo. La vita di ognuno di noi รจ misteriosa. Cerchiamo di immaginarci che ne sarร di noi ma fondamentalmente non lo sappiamo fino in fondo.
Anche a noi il Signore ci dice di fidarci, di non avere paura. Capiterร che la Grazia riserverร un poโ del Suo aiuto anche a noi, e faremo e vivremo cose che non potevamo nemmeno immaginarci. Serve perรฒ un โEccomiโ, come quello di Maria. ร un โEccomiโ pronunciato piรน con fede che per ragionamento. Infatti Maria stessa non comprende fino in fondo la portata di quello che le sta accadendo, ma si fida, dice si. Quante volte anche a noi capita la stessa cosa: ci innamoriamo di qualcuno o lo perdiamo, ci capita qualcosa di bello o di brutto, e noi possiamo solo prendercene la responsabilitร dicendo โEccomiโ. Quanto lontano ci porterร quel Si? โLo scopriremo solo vivendoโ, cosรฌ come accadde a Maria.
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Vangelo del giorno
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca
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In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
