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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2024

Domenica 21 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 10, 11-18

Qual è l’interesse che ha Gesù nell’amarci? Nessuno. Ci ama senza un utile. Ci ama e basta. La categoria di gratuità a noi assomiglia a quella di infinito e di eterno. La nostra testa è incapace di capirla fino in fondo. Eppure è così.

“In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati”.

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Dobbiamo sempre diffidare molto da tutti coloro che si pongono nella nostra vita fingendosi Dio. Ovviamente quasi nessuno lo fa esplicitamente, ma solitamente ciò accade quando qualcuno vuole controllare, possedere, decidere al posto tuo, manovrare, porsi come senso della tua vita.

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A volte è qualcuno a far questo e altre volte è qualcosa come una carriera, una situazione, un successo, o peggio una paura o un’insicurezza. Solo Cristo ci ama liberandoci. Gli altri o sono “segno” di Lui oppure sono “ladri e briganti”:

“Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.

E la differenza è davvero sostanziale. Cristo aumenta la tua vita, gli altri che giocano a fare Dio invece te la prosciugano. Cristo dà la vita, questi altri invece sono solo parassiti che vivono a spese della tua gioia e della tua libertà.

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Forse è davvero giunta l’ora di fermarsi e di capire fino in fondo chi è Dio e chi non lo è, chi ci ama e ci usa.

Fonte

Possiamo attraversare deserti, e prima ancora attraversare a piedi il Mar Rosso, salire montagne benedette, imparare a memoria comandamenti, scandagliare con competenza testi sacri, ma l’unica cosa che cambia la vita è sentirci addosso l’essere amati. E l’amore è quando qualcuno preferisce la tua vita alla sua. L’amore è nessuno che ti presenta il conto. L’amore è quando non puoi dare nulla in cambio se non la felicità che ti scoppia nel cuore. Credo che sia questo il motivo per cui Gesù parla di sé nel Vangelo di oggi come il “buon pastore”: “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore”. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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