La festa di San Giuseppe ci ricorda che il cristianesimo รจ vincente solo se รจ vissuto alla maniera di questo immenso uomo. Infatti Giuseppe รจ un uomo come noi che si ritrova con la vita frantumata dalle circostanze che gli accadono.
Chi piรน di lui poteva lamentarsene, arrabbiarsi, fuggire. Eppure egli rimane lรฌ, nelle cose che gli accadono e che alla fine si rivelano come storia di salvezza. Guardando le sue scelte capiamo, ad esempio, che davanti a una difficoltร , a un dolore, a un evento inaspettato, non serve a molto rifletterci, pensare, analizzare, si ha bisogno di accogliere una chiave di lettura piรน grande che รจ appunto dono dello Spirito.
I sogni di Giuseppe sono segno della sua vita spirituale. Egli con i suoi ragionamenti arriva a una soluzione umanamente giusta ma realmente sbagliata, ecco allora che Dio interviene e gli spalanca la prospettiva.
La preghiera รจ il luogo dove i nostri ragionamenti ricevono un orizzonte piรน grande. Ogni volta che Giuseppe dovrร vivere cose simili agirร sempre alla stesso modo: prega e affronta; prega e si prende la responsabilitร di ciรฒ che ha davanti in quel momento; prega e si ingegna ad affrontare con il suo possibile le cose che gli stanno capitando.
Non ci sono effetti speciali nella sua esperienza, รจ lui invece ad essere speciale, perchรฉ รจ lโemblema della fiducia e della concretezza. In questo senso tutta la sua personalitร รจ racchiusa in questo dettaglio:
โDestatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposaโ.
Non esiste nessun altro modo per realizzare i sogni se non destarsi e mettersi in gioco imparando il dono di se stessi.
โ NUOVO COMMENTO SU FAMIGLIA CRISTIANA
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposa.
La figura di Giuseppe di Nazareth รจ giร in se stessa una pagina di Vangelo, anzi dovremmo dire che San Giuseppe รจ la personificazione del Vangelo. Infatti in lui incontriamo unโumanitร giusta, una capacitร di fidarsi che dร le vertigini, e una immensa concretezza. Le pagine del Vangelo che parlano di lui sono poche, eppure quelle sintetiche pennellate ne restituiscono la sua grandezza.ย Non parla mai nel Vangelo, ma ogni volta che ha qualcosa da dire sceglie di agire con i fatti. La sua discrezione non รจ timidezza ma capacitร di saper far emergere sempre gli altri, raritร in un mondo come il nostro in cui si preferisce la vetrina che la seconda fila dimenticando che ogni cosa importante ha bisogno sempre di un fondamento nascosto su cui poggiare. […] Continua a leggere qui.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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