HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 19 Febbraio 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 19 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 25, 31-46

Se Dio fosse un’evidenza non avremmo in realtà molta scelta. È proprio la sua apparente assenza che ci mette nella condizione di poter esercitare la nostra libertà. Questo appare evidente nella pagina del Vangelo di oggi in cui “buoni e cattivi” sono accomunati dal medesimo stupore:

Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.

In fondo è l’esperienza che facciamo tutti noi: infatti l’unica cosa che vediamo con evidenza sono i volti dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, e molte volte questi volti non ci ricordano Dio, ma il loro brutto carattere, i loro errori, o anche la loro bellezza, i loro preghi, ma certamente non ci salta in mente di pensare che dietro ognuno di loro si nasconde Dio. Eppure la lezione del Vangelo di oggi è proprio questa: dice Gesù:

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ogni volta che avrete fatto o non avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli lo avrete fatto o non lo avrete fatto a me”.

Non c’è molto spazio per le interpretazioni, il Vangelo ci dice chiaramente che Dio è presente anche se non lo vediamo, e il luogo dove è presente è l’altro che mi è accanto.

Decidere di prendere sul serio le persone che abbiamo vicine, amarle, accoglierle come sono, perdonarle, fare qualcosa per esse, è l’unico modo attraverso cui possiamo fare qualcosa a Dio stesso.

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La pagina del Vangelo di Matteo di oggi ci rivela quale sarà la domanda finale sulla nostra vita, e questa domanda è riassumibile in unico grande tema: ti sei accorto degli altri? Potrebbe sembrare una domanda scontata ma il Vangelo insiste su questo tema perché sa bene che gli altri sono evidenti nella nostra vita solo quando contano qualcosa, quando sono vincenti, quando possono darci qualcosa in contraccambio. Il povero, l’affamato, il malato, il carcerato fanno parte del grande gruppo degli invisibili, di quelli cioè che nessuno considera perché non contano nulla, perché sono percepiti come peso, perché non hanno nulla da dare in contraccambio. Il vero amore però riguarda proprio persone cosi. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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