Qual รจ la maniera giusta di pregare? Quali sono le parole giuste da usare? Penso che molti di noi, almeno una volta nella vita, si sono fatti questa domanda. Gesรน nel Vangelo di oggi risponde proprio a questi interrogativi: <<Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate cosรฌ…>>.
La prima indicazione che dร Cristo รจ quella di ricordarci che la preghiera non serve ad informare Dio di qualcosa che non solo conosce giร , ma la conosce meglio di noi. Ma se non bisogna piรน pregare per chiedere, a che cosa serve la preghiera?
ร proprio qui che Gesรน spiazza tutti, insegnando che l’unica preghiera autorizzata รจ quella che ci fa fare l’esperienza del Padre: <<Voi dunque pregate cosรฌ: Padre nostro…>>.
Quindi noi possiamo dire di pregare solo quando la nostra preghiera ci mette nelle condizioni di fare memoria che Dio รจ nostro Padre, che noi siamo figli, che siamo amati, sostenuti, salvati, accompagnati, liberati dal suo amore. Se la nostra preghiera non รจ il tentativo di entrare in maniera viva in questa esperienza relazionale cosรฌ sconvolgente, allora non รจ la preghiera che ci ha insegnato Cristo. Solo dopo essere entrati in questa esperienza viva, allora tutte le richieste contenute nel Padre nostro trovano il loro vero significato.
Ma sarebbe utile ricordare anche un altro piccolo dettaglio: l’unica condizione che ci chiede Cristo per pregare, on riguarda la nostra situazione emotiva, psicologica, morale, esistenziale. L’unica condizione che pone รจ quella di perdonare. Solo il perdono ci autorizza a pregare: <<Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerร anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerร le vostre colpe>>.
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Ciรฒ significa che la nostra preghiera รจ valida non quando emotivamente ci sentiamo appagati, ma quando interiormente lottiamo per perdonare il male subito.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva

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