don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 17 Gennaio 2023

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“In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?»”.

Certi brani del Vangelo sono rivoluzionari ed è per questo che sono pericolosi. Infatti una rivoluzione può cominciare con il piede giusto e finire con quello sbagliato.

Ciò che Gesù sta cercando di inculcare agli scribi e ai farisei è che la potenza della Legge, del sabato, delle pratiche di Israele stanno nella loro capacità pedagogica di educare alla libertà e non nel sostituirsi ad essa. Infatti c’è un uso della Legge, del sabato e della tradizione che serve a toglierci dall’imbarazzo di essere liberi, mentre, ad esempio, il sabato è istituito da Dio per ricordare a ciascuno di noi che siamo liberi. Ed è tanto vera questa libertà che almeno un giorno alla settimana noi non siamo sotto la dittatura del fare.

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Ma se questa intenzione di fondo viene dimenticata, anche il sabato può trasformarsi nell’ennesima cosa oppressiva che popola la nostra vita. Anzi, è forse questo il rigetto della religione che si ha nel nostro tempo: abbiamo trasmesso una fede fatta di precetti, di regole, di moralismi offuscando completamente la luce e il messaggio di fondo del Vangelo che è fatto di gioia e di libertà.

Ma è anche vero che a volte in nome della gioia e della libertà si butta a mare tutto trasformando Gesù non più nel Messia ma in una versione caricaturale di qualche guru profumato di autorealizzazione e benessere. La verità è che Gesù vuole restituire il sabato al suo vero significato donando un gusto diverso a chi già l’osserva e donando un’opportunità a chi se l’è perso per strada.

Se vuoi essere felice devi imparare a tenere una direzione, ma ricordati che non basta mantenere una direzione per essere felici.

È in questo doppio limite che si mantiene un sano realismo cristiano. Solo così la rivoluzione del Vangelo non diventa tragedia ma vero cambiamento.

Fonte

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NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Leggendo la pagina del Vangelo di Marco di oggi si ha subito l’impressione che i farisei hanno costantemente gli occhi puntati su Gesù e sui suoi discepoli per sottolinearne subito l’incoerenza con la Legge e la Tradizione. Letteralmente dovremmo dire che li spiano in continuazione: “In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?»”. Più che l’amore per la Legge, la loro sembra più una sorta di invidia per la libertà con cui si comportano. […] Continua a leggere qui.