La categoria che piรน spesso ci descrive dovrebbe essere la categoria degli incontentabili. Nella pagina del Vangelo di oggi ne abbiamo una dichiarazione esplicita da parte di Gesรน:
โMa a chi paragonerรฒ io questa generazione? Essa รจ simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete piantoโ.
ร difficile salvare chi non si lascia coinvolgere. ร come se qualcuno sta annegando, e i soccorritori gli chiedono di allungare le braccia e di farsi afferrare, ma non trovano collaborazione da parte sua. La pigrizia, lโindifferenza, e la mancanza di passione che tante volte alimentiamo nella nostra quotidianitร , ci fa perdere lโesperienza della Grazia di Dio.
Gesรน รจ un fuoco che accende, brucia, illumina e riscalda la vita, per questo il primo sintomo dellโesperienza di fede รจ suscitare di nuovo persone appassionate. Se il cristianesimo non aiuta le persone a tornare ad appassionarsi della loro vocazione, di ciรฒ che fanno, di ciรฒ che gli รจ dato vivere, allora quel cristianesimo รจ cosรฌ innocuo che non porta nemmeno salvezza.
Molte volte incolpiamo le modalitร con cui riceviamo il Vangelo, ma Gesรน sembra smentire questo capro espiatorio:
โร venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. ร venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatoriโ.
Chi non vuole lasciarsi coinvolgere ha sempre una buona scusa per giustificare la propria inerzia, e le critiche fine a se stesse ne sono la prova.
โ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
โMa a chi paragonerรฒ questa generazione? ร simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagniโ. Il paragone con cui si apre il vangelo di oggi รจ immensamente suggestivo. Gesรน usa lโimmagine dei bambini che vincendo ogni ritrosia non sanno piรน che inventarsi per far alzare i loro amici a fare qualcosa insieme. Infatti tutti sappiamo quanto sia incontenibile la voglia dei bambini di giocare, e pur di farlo sono disposti anche a rinunciare ai giochi preferiti pur di fare qualcosa, pur di giocare. Ma delle volte sperimentano la grande frustrazione di trovarsi vicino ad amici che non si riescono a coinvolgere in nulla. Nรฉ con la gioia, nรฉ con il dolore. Gesรน dice che potenzialmente siamo noi questi compagni che non si lasciano agganciare in nulla: nรฉ nelle cose belle, nรฉ in quelle brutte. […] Continua a leggere qui.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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