HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 14 Marzo 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 14 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 5, 31-47

Si può conoscere tutto il catechismo, tutta la Bibbia a memoria, tutta la teologia, tutti i riti ma rimanere distanti da Dio se si pensa che il cristianesimo sia la somma di tutte queste cose.

Per noi il cristianesimo è Gesù Cristo, e la dottrina, la Parola, la teologia, la liturgia sono solo modi altri di scoprire, amare, e aggrapparci a Lui. Un cristianesimo senza la persona di Gesù è fumo senza arrosto.

“Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c’è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?”.

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Avere tutto davanti ai nostri occhi e non accorgerci dell’essenziale: tornare alla persona di Cristo. Tutto il resto sono chiacchiere o perdite di tempo imbellettati di religiosità e pseudo-teologie. La conversione a cui ci invita il Vangelo di oggi non ci coinvolge solo personalmente ma ci interroga anche come comunità, come Chiesa.

Stiamo costruendo attorno la Sua Persona o attorno delle strategie pastorali, a iniziative, a concetti, a tentativi anche lodevoli in ambito caritativo ma che non sono un modo più forte e decisivo di aggrapparci a Lui. C’è ancora Gesù lì dove tutto parla di cristianesimo?

C’è ancora Lui o solo l’ombra delle Sue idee? Ognuno con lealtà deve provare a rispondere senza paura e con molta umiltà.

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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