ร bello pensare come questa pagina del vangelo accompagna la ricorrenza di oggi che ci fa fare memoria delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima. Chi รจ Maria se non colei che piรน di tutti ha ascoltato la voce del Pastore e si รจ lasciata condurre per strade misteriose con una fiducia immensa? E chi sono Francesco e Giacinta (giร santi) che insieme a Lucia hanno dato prova di altrettanta docilitร in tempi difficilissimi?
La nostra vita dovrebbe rispecchiare la docilitร di questo Vangelo. Un cristiano non รจ un eroe o un impavido cavaliere sempre pronto ad affrontare tutto, ma รจ uno che innanzitutto ascolta e si lascia condurre da Chi riconosce essere un Pastore che ama e che nulla ha a che spartire con ladri e briganti. Ma c’รจ qualcosa che ci fa passare dal dentro al fuori e viceversa. ร la porta. Gesรน si definisce la porta: “In veritร , in veritร vi dico: io sono la porta delle pecore.
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvo; entrerร e uscirร e troverร pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Definirsi porta ha come significato qualcosa di importante: la porta rende possibile l’incontro tra un dentro e un fuori. Solo in Gesรน si puรฒ incontrare davvero il Padre, e il Padre incontra ciascuno di noi attraverso il Figlio.
Gesรน รจ la soglia in cui il finito e l’infinito si toccano, in cui il tempo e lโeternitร si incontrano. Solo in Gesรน tutto questo รจ possibile e non c’รจ scorciatoia o alternativa a lui. Ciรฒ non significa che nel nome di Gesรน dobbiamo scartare tutto ciรฒ che non sembra avere a che fare con lui, ma proprio perchรฉ sappiamo che solo lui รจ l’unico Salvatore e mediatore, e l’unica porta autorizzata, allora tutto ha sempre a che fare con lui anche se non sempre รจ evidente.
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ร questo che ci fa dialogare con tutti: รจ l’intima convinzione che al fondo di ogni cosa, anche la piรน diversa e lontana c’รจ sempre lui.
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Io sono la porta delle pecore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 1-10
In quel tempo, disse Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป.
Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita a l’abbiano in abbondanzaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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