don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo della domenica – 7 Luglio 2019

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La messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai!ย 

Il brano del vangelo ci parla della missione. Il Signore, scrive san Luca, ยซdesignรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร  e luogo dove stava per recarsiยป. Settantadue รจ un numero simbolico: esso fa riferimento ai settantadue popoli che hanno origine dai figli di Noรจ, come racconta la Genesi, oppure secondo alcuni richiama i settanta anziani che furono chiamati a collaborare con Mosรจ.

Inoltre ai tempi di Gesรน si pensava che settantadue fossero le nazioni sparse sulla terra: ciรฒ sta ad indicare che nessuno รจ escluso da questo annuncio di salvezza e che tutti siamo apostoli, tutti siamo missionari. Lโ€™evangelista sottolinea che costoro non vanno da soli, ma due a due, perchรฉ la prima testimonianza che devono portare รจ quella della vita comunitaria di fratelli che si vogliono bene e vivono quello che annunciano, ma anche perchรฉ dove due o tre sono uniti tra loro, il Signore รจ in mezzo a loro. Luca prosegue scrivendo che Gesรน diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe!ยป.

Ciรฒ significa che non dobbiamo scoraggiarci per le difficoltร  che incontreremo: la societร  al tempo di Gesรน non era certamente piรน disposta ad accogliere il vangelo di quanto lo sia la societร  di oggi. Cristo lo sa bene, ed รจ per questo che invita i suoi a pregare affinchรฉ questa sproporzione tra lโ€™ingente messe e la scarsitร  di operai, possa essere colmata dalla preghiera in modo che il Signore della messe invii operai. Del resto, non cโ€™รจ missione che non sia preceduta da una supplica a Dio. Del resto, non aveva lo stesso Gesรน dato lโ€™esempio, pregando prima di chiamare i Dodici? (cf Lc 6, 12-13).

Lโ€™apostolo Paolo, nella lettera ai Filippesi, scrive: ยซTutto posso in colui che mi dร  la forzaยป (cf Fil 4, 13). Purtroppo noi crediamo molto in noi stessi, nelle nostre forze e pochissimo in Dio. Per questo il nostro apostolato non parte dalla preghiera vera, dalla preghiera umile, dalla preghiera perseverante: e allora restiamo sconfitti.

I settantadue sono inviati da Gesรน ยซcome agnelli in mezzo a lupiยป: essi sono inermi, dotati solo della capacitร  conferita loro da Gesรน di sottrarre terreno allโ€™azione di satana, attraverso parole e azioni che attingono la loro efficacia dalla potenza del Signore. Il Signore, quindi, non nasconde che i missionari incontreranno difficoltร  e rifiuto. Essi perรฒ hanno il modello da seguire: Cristo Signore. Lโ€™unica loro preoccupazione deve essere quella di annunciare il Vangelo. Per questo devono essere liberi e agili, non appesantiti da nessun segno di ricchezza o di potere e non distratti da saluti lunghi e formali; infatti la pace che essi portano non รจ solo augurio verbale, ma dono autentico e raggiunge la vita di chi รจ giร  desideroso di riceverla; non basta annunciare la pace, occorre essere operatori di pace. Inoltre, essi accetteranno lโ€™ospitalitร  del primo che li accoglie, senza cercare sistemazioni piรน comode e gradevoli; mangeranno e berranno quello che sarร  loro offerto, guariranno i malati e diranno loro: ยซรˆ vicino a voi il regno di Dioยป.

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Perรฒ, prosegue lโ€™evangelista, essi incontreranno anche persone che non li accoglieranno, ma il regno รจ presente pure per loro, sotto forma di giudizio di condanna. Ma costoro non vengono condannati subito, come avrebbero voluto Giacomo e Giovanni. Fino al giudizio ci sarร  ancora tempo di conversione, come รจ avvenuto proprio con i samaritani, che non hanno accolto Gesรน, ma accoglieranno i missionari dopo la risurrezione, secondo il racconto degli Atti.

Ed infine, i settantadue, tornando dalla loro missione sono pieni di gioia, ma anche un poโ€™ esaltati: hanno predicato e hanno fatto miracoli nel nome del Signore, in particolare hanno vinto contro i demรฒni, che davanti a loro sono fuggiti. Ciรฒ significa che chi si affida radicalmente a Cristo sperimenta la sua protezione e ascolta la sua voce che lo rassicura: ยซnulla potrร  danneggiarviยป. Dunque, anche di fronte al successo della missione, il cristiano riconoscerร  che ciรฒ รจ dovuto essenzialmente allโ€™intercessione di Cristo stesso e, questi doni sono stati dati dal Signore per annunciare il Vangelo e servire gratuitamente i nostri fratelli. Il motivo della gioia, allora, deve essere un altro: collaborare con Cristo e accettare la croce che il Signore ci daโ€™! Ciรฒ ci prepara un posto in paradiso ยซrallegratevi piuttosto perchรฉ i vostri nomi sono scritti nei cieliยป.

Sรฌ, la nostra vera gioia consiste nella protezione del Signore, nel fatto che egli, dopo averci chiamati, non deluderร  le nostre attese, ma attraverso di noi diffonderร  sulla terra il suo Vangelo: ci รจ stato chiesto solo di seguire Gesรน Cristo dovunque lui vada (cf Ap 14, 4), sapendo che possiamo annunciarlo agli altri uomini solo se egli vive in noi.

Don Lucio D’Abbraccio

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Letture della
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Io farรฒ scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 66,10-14c

Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che lโ€™amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Cosรฌ sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
ย 
Perchรฉ cosรฌ dice il Signore:
ยซEcco, io farรฒ scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
cosรฌ io vi consolerรฒ;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirร  il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come lโ€™erba.
La mano del Signore si farร  conoscere ai suoi serviยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 65 (66)
R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: ยซTerribili sono le tue opere!ยป. R.
ย 
ยซA te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nomeยป.
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R.
ย 
Egli cambiรฒ il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.
ย 
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerรฒ quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. R.

Seconda Lettura

Porto le stigmate di Gesรน sul mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gร lati
Gal 6,14-18

ย 
Fratelli, quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesรน Cristo, per mezzo della quale il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo.
ย 
Non รจ infatti la circoncisione che conta, nรฉ la non circoncisione, ma lโ€™essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto lโ€™Israele di Dio.
ย 
Dโ€™ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesรน sul mio corpo.
ย 
La grazia del Signore nostro Gesรน Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

La vostra pace scenderร  su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-12.17-20

ย 
In quel tempo, il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร  e luogo dove stava per recarsi.
ย 
Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
ย 
In qualunque casa entriate, prima dite: โ€œPace a questa casa!โ€. Se vi sarร  un figlio della pace, la vostra pace scenderร  su di lui, altrimenti ritornerร  su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโ€™altra.
ย 
Quando entrerete in una cittร  e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร  offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โ€œรˆ vicino a voi il regno di Dioโ€. Ma quando entrerete in una cittร  e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: โ€œAnche la polvere della vostra cittร , che si รจ attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate perรฒ che il regno di Dio รจ vicinoโ€. Io vi dico che, in quel giorno, Sรฒdoma sarร  trattata meno duramente di quella cittร ยป.
ย 
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: ยซSignore, anche i demรฒni si sottomettono a noi nel tuo nomeยป. Egli disse loro: ยซVedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrร  danneggiarvi. Non rallegratevi perรฒ perchรฉ i demรฒni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perchรฉ i vostri nomi sono scritti nei cieliยป.

Parola del Signore
ย 
Oppure forma breve:
La vostra pace scenderร  su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9

ย 
In quel tempo, il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร  e luogo dove stava per recarsi.
ย 
Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
ย 
In qualunque casa entriate, prima dite: โ€œPace a questa casa!โ€. Se vi sarร  un figlio della pace, la vostra pace scenderร  su di lui, altrimenti ritornerร  su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโ€™altra.
ย 
Quando entrerete in una cittร  e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร  offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โ€œรˆ vicino a voi il regno di Dioโ€ยป.

Parola del Signore

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