Pensate alle cose di lassรน e non a quelle della terra!
Lโevangelista Luca scrive che dalla folla che attornia Gesรน si leva una richiesta: ยซMaestro, diโ a mio fratello che divida con me lโereditร ยป; egli perรฒ risponde: ยซO uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?ยป e continua dicendo: ยซFate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perchรฉ, anche se uno รจ nellโabbondanza, la sua vita non dipende da ciรฒ che egli possiedeยป. Questa affermazione del Signore, nella sua disarmante semplicitร e veritร , ci mette tutti in questione poichรฉ ci fa riflettere sul rapporto che abbiamo con i beni terreni.
Sorgono spontanee delle domande: in che cosa facciamo consistere la nostra vita? Su cosa la fondiamo? Spesso siamo tentati di farla dipendere dallโaccumulo di ricchezze, come se queste potessero colmare la nostra sete di senso e di amore. E cosรฌ accumuliamo beni per noi, senza tenere conto degli altri; anzi, finiamo per privarli di ciรฒ che spetterebbe loro per avere di che vivere, come fa il ricco della parabola verso il povero Lazzaro (cf Lc 16, 19-31). Oggi, purtroppo, secondo statistica, muoiono ogni minuto trenta bambini per denutrizione, mentre ogni minuto si spendono milioni di euro per gli armamenti. Pensiamo anche a quante persone ricche, egoiste e avare spendono una enorme quantitร di soldi per spese insignificanti! Tutto ciรฒ avviene nella totale indifferenza della societร . Anzi, piรน si accumula e piรน si รจ lodati dalla societร perchรฉ tale comportamento viene considerato non un vizio bensรฌ una pubblica virtรน.
Gesรน conosceva bene il cuore umano, luogo in cui nasce questa brama insaziabile di accumulare ricchezze (cf Mc 7, 22) e soprattutto sapeva che ยซlโaviditร del denaro รจ la radice di tutti i maliยป (cf 1Tm 6, 10), che ยซรจ idolatriaยป (cf Col 3, 5), poichรฉ implica unโadesione fiduciosa ai beni piuttosto che a Dio; in altre parole, questa smania di possesso ci allontana dal regno di Dio, impedisce a Dio di regnare sulle nostre vite. Ecco perchรฉ Gesรน ha detto: ยซNessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร lโuno e amerร lโaltro, oppure si affezionerร allโuno e disprezzerร lโaltro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป (cf Lc 6, 13); e di fronte al rifiuto della sua chiamata da parte di un uomo che possedeva molti beni, ha commentato: ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. ร piรน facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!ยป (cf Lc 18, 24-25).
Nel salmo 49 si legge: ยซNon temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua casa. Quando muore, infatti, con sรฉ non porta nulla nรฉ scende con lui la sua gloriaยป (cf Sal 49, 17-18). Nel narrare la parabola dellโuomo ricco che non sapeva dove mettere i propri raccolti, Gesรน sembra riecheggiare queste parole. Allโinsensato che ยซnella prosperitร non comprendeยป (cf Sal 49, 21) e vorrebbe addirittura disporre del futuro โ ยซdemolirรฒ i miei magazzini e ne costruirรฒ altri piรน grandi e vi raccoglierรฒ tutto il grano e i miei beni. Poi dirรฒ a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni, riposati, mangia, bevi e divertiti!ยป โ Gesรน contrappone la voce di Dio che gli dice: ยซStolto, questa notte stessa ti sarร richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarร ?ยป. Ovvero: spesso accumuliamo ricchezze per difenderci dalla paura della morte, come se avere molti beni potesse impedire quellโevento che ci attende tutti al termine della nostra esistenza. E cosรฌ rimuoviamo il confronto con la nostra morte; meditando con intelligenza su di essa potremmo invece riconoscere ciรฒ che nella vita รจ veramente essenziale.
Domenica prossima ascolteremo che Gesรน dice: ยซDovโรจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuoreยป (cf Lc 12, 34). Il nostro cuore รจ rivolto alle cose di lassรน o a quelle della terra?
Cerchiamo di fondare la nostra vita su Gesรน Cristo, che รจ la nostra vera ricchezza. Impegniamoci ad essere aperti ai bisogni del prossimo. Non lasciamoci dominare dalla cupidigia e dallโegoismo, ma cerchiamo sempre ciรฒ che vale davanti a Dio, principio e fine di tutte le cose.
Don Lucio D’Abbraccio
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