don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 15 Giugno 2025

Domenica 15 Giugno 2025 - SANTISSIMA TRINITร€ - SOLENNITร€ - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 16,12-15

Data:

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Il mistero della Trinitร : un invito a vivere nellโ€™Amore Divino!

Oggi, prima domenica dopo Pentecoste, la Chiesa ci invita a contemplare il cuore della nostra fede: il mistero della Santissima Trinitร . Un solo Dio in tre Persone: PadreFiglio e Spirito Santo. Quando sentiamo queste parole, la nostra mente rischia di andare in tilt. Come puรฒ Dio essere uno e, allo stesso tempo, tre? รˆ una domanda che ci siamo fatti tutti, giovani e anziani.

Il Vangelo ci aiuta. Gesรน dice: ยซMolte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร ยป. Che belle parole! Gesรน รจ un maestro paziente. รˆ come un genitore che non pretende che un bambino comprenda subito tutto della vita. Non si dร  a un bambino di cinque anni un libro di fisica! Prima si impara a camminare, poi a correre. Cosรฌ Dio con noi. Il mistero del suo amore รจ cosรฌ grande che ci viene svelato un poโ€™ alla volta, nella misura in cui possiamo accoglierlo.

E per questo ci ha donato lo Spirito Santo, che รจ come un GPS del cuore. Ci guida verso la veritร  tutta intera, un passo dopo lโ€™altro. Impostiamo la destinazione โ€“ cioรจ vivere secondo Dio โ€“ e lo Spirito ci indica la strada: attraverso la Parola, la preghiera, le persone che ci mette accanto, gli eventi della vita. E cosa fa questo โ€œnavigatore spiritualeโ€? Ci porta a Gesรน. E Gesรน, a sua volta, ci porta al Padre. รˆ un movimento dโ€™amore che parte dal Padre, passa per il Figlio e ci raggiunge nello Spirito.

Per aiutarci a comprendere, usiamo delle immagini semplici.

Pensiamo allโ€™acqua: la beviamo liquida, ossia quella che beviamo, la vediamo solida come ghiaccio, oppure come vapore. Tre forme diverse, ma la sostanza รจ la stessa: Hโ‚‚O. Cosรฌ รจ Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, tre Persone distinte ma un solo Dio.

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Un altro esempio รจ il sole. Il sole รจ uno solo, ma da esso provengono la luce che illumina, il calore che scalda e la forma visibile del disco solare. Tre manifestazioni, unโ€™unica realtร . Dunque possiamo dire che la fonte รจ come il Padre. La luce che ci permette di vedere รจ come il Figlio, che rivela il volto del Padre. E il calore che sentiamo sulla pelle รจ lo Spirito Santo, lโ€™amore che ci avvolge e ci fa vivere.

Ma lโ€™immagine che forse ci tocca di piรน รจ quella della famiglia. Il Padre ama e si dona. Il Figlio accoglie questo amore e lo restituisce. Lo Spirito รจ il legame, lโ€™abbraccio dโ€™amore che li unisce. Dio รจ Famiglia. Non รจ un Dio solitario, ma una comunione. E questa famiglia non รจ chiusa: ci invita dentro. Ci dice: โ€œVieni, anche tu sei mio figlio, anche tu puoi abitare in questo amoreโ€.

A questo proposito, cโ€™รจ un racconto della vita di Santโ€™Agostino. Questo grande santo si arrovellava per capire la Trinitร . Un giorno, passeggiando sulla spiaggia, vide un bambino che con una conchiglia cercava di versare il mare in una buca scavata nella sabbia. Agostino, incuriosito, gli chiese: โ€œCosa stai facendo?โ€. E il bambino rispose: โ€œVoglio mettere tutto il mare dentro questa bucaโ€. Agostino sorrise: โ€œMa รจ impossibile!โ€. E il bambino โ€“ che la tradizione vuole fosse un angelo โ€“ replicรฒ: โ€œรˆ piรน facile per me mettere tutto il mare in questa buca, che per te comprendere con la tua mente il mistero della Trinitร โ€. Agostino capรฌ: non possiamo โ€œcapireโ€ Dio, ma possiamo lasciarci immergere nel suo amore, come ci si tuffa in un oceano.

E cosa vuol dire tutto questo per noi?

Significa che ogni volta che facciamo il segno della croce, non compiamo un gesto scaramantico o abitudinario. Stiamo dicendo che tutta la nostra vita รจ immersa in questo amore divino. Quando tocchiamo la fronte, affidiamo a Dio i nostri pensieri. Quando tocchiamo il cuore, gli affidiamo i nostri sentimenti, i nostri affetti. Quando tocchiamo le spalle, gli consegniamo le nostre azioni e le nostre fatiche. Il gesto della croce, dunque, ci immerge nella Trinitร , ci fa vivere come figli, fratelli, discepoli e testimoni.

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Cโ€™รจ poi una creatura speciale, che ha vissuto immersa nel mistero della Trinitร : la Vergine Maria. Ella รจ Figlia amata del Padre, Madre del Figlio, Sposa fedele dello Spirito Santo. Maria non ha preteso di capire tutto, ma ha detto โ€œSรฌโ€ con fiducia, con il cuore. Maria ci insegna ad aprirci a Dio, ad accogliere lo Spirito, a custodire Gesรน, a fidarci del Padre. E ogni volta che preghiamo lโ€™Ave Maria, ci stiamo lasciando avvolgere da questo mistero, mistero di Dio che si fa vicino a noi.

Ebbene, vivere da cristiani significa vivere โ€œalla Trinitร โ€. Vuol dire amare, donarsi, creare comunione. Quando perdoniamo, quando costruiamo ponti, quando vogliamo bene, noi facciamo abitare Dio in mezzo a noi. Non temiamo il mistero della Trinitร : non รจ un rebus da risolvere, ma un invito a vivere dentro un amore piรน grande di noi. Lasciamoci amare da questo Dio che รจ Padre, che ci ha creati; da questo Dio che รจ Figlio, che ci ha salvati; e da questo Dio che รจ Spirito Santo, che ci santifica e ci guida ogni giorno.

E allora, con la semplicitร  dei bambini e la fede dei santi, diciamo insieme con tutto il cuore:

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo, a Dio che รจ, che era e che viene. Amen!

Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.

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