โBeato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggioโ (Sal 84,6). Con questa espressione del salmo iniziamo la breve riflessione per questa solennitร dellโEpifania, in cui celebriamo la manifestazione (epiphaneia) di Nostro Signore Gesรน Cristo a tutte le genti, rappresentate dalle figure affascinanti e misteriose dei Magi.
Questi sapienti, partiti dallโoriente, uomini dal cuore inquieto e in ricerca, hanno seguito la stella delle loro domande di senso ed osservando la realtร , si sono messi in cammino verso lโignoto. Dio ha misteriosamente operato nei loro cuori, come fa in quelli di tanti che apparentemente sono lontani, per permettere lโincontro con Lui in Cristo. Essi hanno deciso nel loro cuore il โsanto viaggioโ della ricerca, del mettersi in discussione, dellโabbandono delle certezze, per lasciarsi condurre dallโAltro.
Questi sapienti non hanno temuto di lasciarsi guidare, prima dalla stella, poi dalle profezie, per raggiungere il Logos fatto carne, la Ragione di tutte le cose. Troppo spesso a causa del nostro orgoglio e della nostra autoreferenzialitร non ci mettiamo in questo santo viaggio della vita e della ricerca di Dio, perchรฉ pensiamo di non averne bisogno. Pieni di noi stessi, distratti dalla ricerca di consensi e dal desiderio di apparire perfetti, seppelliamo sotto le ceneri del nostro orgoglio il desiderio di infinito ed eterno che cโรจ in noi.
Senza questa umiltร di chi riconosce il proprio limite, sa farsi domande e soprattutto sa lasciarsi guidare, nessun viaggio spirituale puรฒ iniziare in noi, rimanendo prigionieri delle acque stagnanti delle nostre pseudo-certezze. Chi invece con umiltร si lascia interrogare e guidare, proprio come i Magi, puรฒ giungere alla โgrandissima gioiaโ dellโincontro col Cristo e aprire lo scrigno della propria vita davanti a Lui.
Alla sua presenza, il nostro cuore spesso prigioniero della paura e degli schemi, proprio come lo scrigno dei Magi si apre, per effondere davanti a lui ciรฒ che cโรจ di piรน prezioso, lโoro dei nostri doni di fronte al vero Bene, lโunica Ricchezza dei popoli, lโincenso del nostro essere, dei nostri pensieri, dei nostri desideri, di fronte al Dio Vero, la mirra delle nostre fragilitร e inconsistenze, di fronte al Vero Uomo.
Di certo, vivendo questโesperienza unica e trasformante, non si puรฒ far ritorno alla stessa vita di prima, ma come i sapienti dellโoriente, anche noi siamo chiamati a far ritorno โper unโaltra stradaโ, attraverso unโautentica esperienza di conversione, lasciando le vecchie strade, per intraprenderne di nuove e piรน luminose.



