La solennitร dellโEpifania di Nostro Signore Gesรน Cristo,ย il cui nome deriva dal verbo grecoย epifaino (manifestare), indica proprio la manifestazione della divinitร e dellโumanitร ย di Gesรนย a tutti i popoli della terra, che si pongono in cammino incontro a Cristo, luce delle genti.ย ย Nel viaggio dei Santi Magi, questi misteriosi saggi dellโOriente, si puรฒ vedere il percorso dellโumanitร che in ogni epoca della storia e del mondo cerca il vero volto di Dio.ย โFelix qui potuit rerum cognoscere causasโ,ย โbeatoย colui che potรจย conoscere leย causeย delle coseโ,ย ci ricorda il poeta Virgilioย nelle Georgiche. Questa รจ la prima beatitudine per lโuomo, che giร i non cristiani avevano individuato: potersi interrogare eย ricercare il senso delle coseย con la propria intelligenza.ย Nonostante la sua rivelazione, Cristo non ha voluto privare lโuomo dello sforzo di questa ricerca. Dio, tutelando la libertร di ogni uomo, lo chiama a cercare il suo volto per trovarlo e poi cercarlo ancora. Lโesperienza spirituale dei Magi venuti dallโoriente e spinti da questa ricerca di sapienza che attraverso i segni della creazione, rappresentati dalla stella dโoriente,ย li conduce verso il vero Dio, rappresenta un poโ il cammino di ciascuno di noi.
Se noi stessi osserviamo con onestร intellettuale la bellezza del creato, la natura, possiamoย riconoscervi le vestigia del Creatore, come ci ricorda San Paolo nella lettera ai Romani:ย โciรฒ che di Dio si puรฒ conoscere รจ loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinitร , vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiuteโย (Rm 1,19-20). Dalla contemplazione del creato, in altre parole, si puรฒ riconoscere che in esso cโรจ una perfezioneย che ci sovrasta e ci precede. I Magi con questo sguardo estatico ed intepretante della realtร sono stati capaci di uscire dalle loro certezze e mettersi in cammino. Lโuomo, sin dal primo incontro con la realtร ,ย รจ chiamatoย ad interrogarsi sul senso delle cose. Come i bambini cheย chiedono continuamente il perchรจ delle cose, dobbiamo mantenere sempre questa apertura verso il reale, che ci interroga con le sua grandezza, bellezza, perfezione e anche fragilitร e gemiti, secondo lโesperienza che tutta lโumanitร sta vivendo in questaย pandemia.ย A tale riguardo, nellโenciclicaย Fratelliย tutti, Papa Francescoย ha dichiarato: โNon voglio dire che si tratta di una sorta di castigo divino. E neppure basterebbe affermare che il danno causato alla natura alla fine chiede il conto dei nostri soprusi. ร la realtร stessa che geme e si ribellaโย (n. 34).ย
Dopo questo primo passo, i Magi seguendo la stella raggiungono Gerusalemme, la cittร santa, che non รจ ancora il luogo di Gesรน. Dopo la natura, i Magi dovranno attingere ad un secondo canale di rivelazione, la Scrittura. I sapienti di Israele, mediante le Scritture, indicano ai Magi che il Messia nascerร a Betlemme. Dopo la natura, per raggiungere la veritร , dobbiamo attingere alle Scritture: โdisce cor Dei in verbis Deiโ, โimpara a conoscere il cuore di Dio mediante le parole di Dioโย (San Gregorio Magno). Solo mediante le Scritture, i Magi possono giungere al luogo della presenza di Cristo. La stella, segno della Creazione, non รจ altro che immagine di Cristo stesso, โstella luminosa del mattinoโ (Apย 22,16).ย Questa stella, ritornata nuovamente davanti allo sguardo dei Magi, donaย loro una gioia grandissima: รจ la gioia di Cristo Gesรน, non quella del mondo, passeggera e illusoria, ma quella spirituale e profonda, che sa di compimento.ย La gioia di Gesรน รจ vera, reale, duratura, perchรจ ha il sapore dellโeternitร . ร un anticipo della felicitร senza tramonto del Paradiso.ย ย Scriveva SantโEfrem Siro: โI Magi, che adoravano gli astri, non avrebbero deciso di andare verso la luce se la stella non li avesse attratti col suo splendore. La stessa attrasse il loro amore, legato ad una luce di poca durata, verso la luce che non tramontaโ (SantโEfrem, Diatessaron, II, 5).
Lโincontro con Cristo crea un cambiamento ed una trasformazione nei Magi. Incontrando Gesรน questi sapienti vogliono offrire qualcosa che essi stessi hanno ricevuto in dono, mettendo in circolo il loro amore. Chi incontra Cristo non puรฒ continuare a trattenere per sรจ in maniera egoistica e chiusa, ma mette in circolo il suo amore. Sente lโesigenza di donare agli altri ciรฒ che gli appartiene. Perchรจ hanno scoperto la Ragione, il senso della loro esistenza, i Magi vogliono che la loro vita venga coinvolta in prima persona, rimettendoci qualcosa di loro. Quando incontriamo veramente Cristo, sentiamo il desiderio di piacere a Lui, di offrirgli qualcosa di nostro, di coinvolgerci piรน profondamente in questa relazione. Come i santi Magi anche noi offriamo lโoro della nostra vita, i doni da Lui stesso ricevuti, quanto di piรน prezioso e bello Lui stesso ci ha donato; offriamo lโincenso della nostra preghiera e della nostra professione di fede, che come profumo soave possono salire a Lui; la mirra dei nostri sacrifici, prove, sofferenze, cadute, fragilitร , peccati. Offriamo anche questi a Gesรน, come i santi Magi, perchรจ siano trasfigurati e trasformati da Lui. ย
In conclusione, lโEvangelista Matteo ci ha ricordato cheย per evitare Erode, che voleva fare del male,ย i Magi fecero ritorno al loro Paese per unโaltra strada. Lโincontro con Cristo crea un percorso di conversione. Tutto รจ trasformato da Lui, anche il nostro cammino, i nostri pensieri, i nostri desideri. Lโaugurio รจ che attraverso lโincontro con Cristo anche noi, proprio come i santi Magi, possiamo far ritorno alle nostre occupazioni quotidiane mediante un percorso nuovo, il cammino della santitร e della grazia, che sa di novitร e di luce.ย
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