Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2022

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In questa seconda domenica del tempo di Avvento, lasciandoci illuminare da questa pagina del Vangelo di Matteo, siamo invitati a riflettere sul senso della storia dellโ€™umanitร  e di ciascuno di noi, guardando a come in tutto sia sempre Dio a muovere il primo passo. Lโ€™uomo รจ creato per libera iniziativa di Dio, cosรฌ come per lo stesso motivo Egli ha rotto il silenzio e ha suscitato nel mondo la Parola e i Profeti.

Giovanni il Battista รจ uno di quei segni dellโ€™attenzione di Dio verso lโ€™umanitร . Egli, predicando in un luogo ostile, sterile e vuoto qual รจ il deserto, ricorda ai suoi contemporanei, come a ciascuno di noi, che Dio รจ vicino allโ€™uomo, che il suo regno, ossia la sua signoria, รจ interessata a noi, ci vuole con sรฉ, per questo si rende vicina. Tale irruzione di Dio evidentemente richiede una risposta.

Non puรฒ lasciare lโ€™umanitร  indifferente e fredda: รจ necessaria la metรกnoia, il cambiamento di mentalitร , la conversione da una vita senza di Lui, ad unโ€™esperienza che gli restituisca centralitร , dove i sentieri dellโ€™esistenza, dissestati dal peccato e dallโ€™indifferenza, si orientino nuovamente verso lโ€™Orizzonte. Il profeta, come รจ evidente nella radicalitร  ed essenzialitร  dello stile di Giovanni, non parla solo con le parole, ma prima di tutto con la vita, che รจ modellata dal messaggio.

Lโ€™autore sacro ci dice che tanti accorrevano presso di lui per venire battezzati e pentirsi, segno che la coerenza del profeta รจ sempre luminosa e affascinante, generando attrazione in coloro che hanno vera fame e sete di senso. In quella folla, tuttavia, Giovanni riconosce anche il fumo dellโ€™incoerenza e del formalismo, di coloro che si avvicinano pretenziosamente, pensando che il dirsi semplicemente appartenenti ad Abramo, senza veramente lasciarsi cambiare la vita dalla presenza di Dio, sia sufficiente.

Dio ci salvi da questa brutta attitudine: quella di sentirci meritevoli di qualcosa, piuttosto che destinatari immeritevoli dei doni del Cielo! Lโ€™arrivo di Cristo non ammette sconti, รจ radicale ed esigente: finchรฉ siamo in questo tempo di grazia, ascoltiamo la sua Parola e gli inviti dei suoi profeti, per costruire la nostra vita su basi solide.

Quando arriverร  il tempo definitivo per ciascuno di noi come singoli e per lโ€™umanitร  intera, tutto quello che รจ paglia, ossia completamente inutile, verrร  distrutto. รˆ il frumento delle opere buone, invece, che Cristo raccoglierร  nel granaio del cielo per lโ€™eternitร .

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