Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 2 Luglio 2023

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Lโ€™amore per i genitori e per chi condivide lo stesso sangue รจ quanto di umanamente piรน intenso a livello di relazioni interpersonali nelle condizioni ordinarie della vita, salvo le possibili eccezioni. Eppure lโ€™amore di Cristo, che suscita una risposta totalizzante nel discepolo, ha esigenze ancora piรน forti e radicali: non ammette compromessi, neppure di fronte allโ€™amore verso coloro con i quali intratteniamo relazioni di sangue, come genitori e fratelli.

Soltanto questa radicalitร  ci rende degni di una risposta allโ€™altezza. Seguire Cristo, in maniera piena, come รจ chiesto al vero discepolo, ha il sapore della croce, ossia del dono pieno e totale di sรฉ. Gesรน ha vissuto questa pienezza nei confronti del Padre e nei confronti dellโ€™umanitร , donandosi senza riserve, dando la propria vita. Amare, infatti, secondo la veritร  del suo senso, non puรฒ non tradursi nel dono della vita per lโ€™amato.

In questo dono si realizza il vero senso della vita, che apparentemente perduta per il mondo, si trasfigura nel suo vero significato davanti al Padre. Soltanto con gli occhi della fede si puรฒ comprendere come unโ€™apparente perdita di comoditร , libertร  e successo personale, possa coincidere con la vera realizzazione della propria esistenza umana, immagine e somiglianza di Dio, che si disperde nel fuoco dellโ€™amore divino.

Questa โ€œvulnerabilitร โ€ del discepolo, che non vive piรน per sรฉ stesso, ma per Cristo, richiede unโ€™accoglienza adeguata in coloro che sono destinatari del suo annuncio e della sua missione. Tale apertura di cuore e generosa ospitalitร  non รจ dettata da una dignitร  che nasce da privilegi o ruoli, ma dallโ€™essere portatori della presenza di Cristo.

Si costituisce, dunque, un circolo virtuoso tra la bellezza della radicalitร  del discepolato e lโ€™accoglienza generosa dello stesso. Il discepolo รจ chiamato ad accogliere senza riserve lโ€™amore di Dio in sรฉ e colui che lo incontra a riconoscervi sempre di nuovo la presenza di Dio, che gli parla e lo provoca.

Questo doppio movimento spirituale non potrร  mai essere possibile senza la fede. Che lo Spirito ci illumini sempre e ci doni questo sguardo โ€œdifferenteโ€.

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