Dio ci prospetta unโesistenza trasfigurata
Nel trasfigurarsi Gesรน dona a Pietro, Giacomo e Giovanni quella che oggi, nel cammino di conversione, definiamo โesperienza Taborโ. Con questo nome indichiamo quel momento in cui tanti cristiani hanno scoperto, intuito, percepito chi fosse realmente Gesรน, sperimentando sulla propria persona โ nel corpo, nellโanima e nello Spirito โ il ยซcandore e lo splendoreยป (cfr. Lc 9,29) di Cristo, ossia la sua luminositร e il suo amore divino. Molto spesso questa esperienza coincide con una autentica conversione.
โEsperienze Taborโ possono essere gli esercizi spirituali, i campi estivi, i pellegrinaggi e quantโaltro, attivitร pastorali fondamentali per la trasmissione della fede. Da esse, che rappresentano la ยซsalita al monteยป (cfr. Lc 9,28), si torna col cuore pieno, con la gioia sperimentata nellโaver toccato lโamore di Dio. Queste avventure non sono viaggi da cui semplicemente si ritorna, bensรฌ esperienze da cui si riparte, perchรฉ toccare e ricevere lโamore di Dio โmette le aliโ, mette in movimento; un poโ come Maria che, dopo lโannuncio dellโangelo, ยซsi alzรฒ di frettaยป per raggiungere la cugina Elisabetta (Lc 1,39).
Mosรจ ed Elia che parlano con Gesรน rivelano il fatto che la legge, rappresentata da Mosรจ, e i profeti, rappresentati da Elia, in modo velato puntano a Cristo da sempre. Sarร la luce di Cristo a svelare la sua presenza anche nelle scritture dellโAntico Testamento.
Lโazione di questa luminositร รจ simile a una radiografia operata dai โraggi x del suo amoreโ i quali, facendola alle Scritture, mostrano lโamore di Dio contenuto in esse; svelano il contenuto profondo della legge e operano il passaggio di questโultima alla Grazia: il โpassaggio del mar Rossoโ che compie lโAntico Testamento per approdare al Nuovo, il passaggio dalla schiavitรน della legge alla libertร conferita dalla Grazia (Rm 6,14).
In Esodo 3,18 Dio promette agli israeliti di donare loro ยซuna terra in cui scorrono latte e mieleยป. La terra promessa non รจ da intendersi solo come luogo geografico, ma da intendere anche come corpo umano, nella sua antropologia tripartita. Adamo si chiama cosรฌ perchรฉ ยซdalla terra รจ stato trattoยป (โadamah รจ la terra). ร proprio in questa terra, il corpo dellโuomo, che Dio annuncia di compiere la promessa. Infatti il corpo trasfigurato di Gesรน รจ luminoso e splendido: il latte simboleggia il candore e la luce; il miele, che ha il colore dellโoro, simboleggia lo splendore.
Nel promettere latte e miele Dio indica allโuomo una nuova esistenza, trasfigurata. Ecco dunque che Pietro, Giacomo e Giovanni davanti a Cristo trasfigurato si trovano di fronte al compimento della promessa di Esodo 3,18. Questa rinascita comporta lโapertura alla spiritualitร per i cinque sensi dellโuomo: la vista spirituale permette di vedere le cose come le vede Cristo, e quindi uno sconosciuto diventa il fratello; lโudito spirituale percepisce nella Parola di Dio lโamore del Padre; lโolfatto spirituale attiva il discernimento del bene continuo: diciamo infatti โavere nasoโ quando si intuisce qualcosa; il tatto spirituale non rigetterร piรน gli ultimi, gli sgradevoli e farร dire, come per San Francesco nel suo testamento (FF110) ยซciรฒ che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza dโanimo e di corpoยป riguardo ai lebbrosi; il gusto spirituale non persegue piรน la compensazione continua ma il nutrimento sano, che irrobustisce lโanima e lo spirito.
Contempliamo dunque il corpo trasfigurato di Cristo cullandoci nella consolazione che quello sarร anche il nostro.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli



