don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2023

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Aggiungi un posto a tavola

“Aggiungi un posto a tavola che c’รจ un amico in piรน, se sposti un po’ la seggiola stai comodo anche tuโ€ฆ”
Cosรฌ si canta allโ€™inizio e alla fine nel famoso musical italiano di Garinei e Giovannini degli 70.
E cosรฌ canticchiava sempre mia mamma quando le si chiedeva se c’era posto per un ospite in piรน a pranzo o a cena. Era il suo modo ironico per dire che dividendo quel che c’รจ il posto c’รจ sempre per qualcuno in piรน.
Qui si parla di un posto attorno alla tavola in casa, e non in paradiso e nell’aldilร .
Ma anche Gesรน quando dice โ€œvado a prepararvi un posto” ai suoi discepoli, non sta parlando di un mondo altrove, di un aldilร  staccato dall’aldiquร  dove vivono i suoi amici.

vignetta di don Giovanni Berrti

In questo brano della Scrittura, siamo nei discorsi dellโ€™Ultima Cena, che lโ€™evangelista colloca dal capito 13 del suo Vangelo. Ad una prima lettura sembra proprio che Gesรน parli di un โ€œdopoโ€ il tempo umano che รจ โ€œaltroveโ€. Ma รจ proprio leggendo bene tutto il Vangelo, con tutto quello che Gesรน insegna, che capiamo che non sta parlando di qualcosa fuori dellโ€™esperienza umana, ma proprio dentro lโ€™esperienza umana. Gesรน รจ Dio che รจ venuto dentro lโ€™uomo, รจ il Verbo di Dio che si รจ incarnato, in una unione che supera la morte, ed elimina ogni ostacolo tra cielo e terra. Anche gli apostoli sono legati ad una visione distaccata di Dio che sta fuori dallโ€™esperienza umana, irraggiungibile se non per pochi. Per questo Giovanni ci ricorda la domanda di Filippo, โ€œSignore, mostraci il Padre e ci bastaโ€ฆโ€, che รจ una bellissima domanda-preghiera. La risposta non รจ perรฒ nel miracolo di una visione ultraterrena, ma guardando lโ€™uomo Gesรน, il suo agire e parlare che ha il vertice nel dono della vita sulla croce.

Chi vede Gesรน vede Dio stesso! โ€œChi ha visto me ha visto il Padreโ€, dice infatti Gesรน a Filippo. Vedere Dio significa puntare lo sguardo sullโ€™amore che lโ€™uomo รจ capace di attuare e che in Gesรน ha il modello supremo. Gesรน con la sua morte e resurrezione entra definitivamente in Dio, e nello stesso tempo entra definitivamente dentro la storia umana, in ogni luogo e tempo, ovunque viene vissuto il Vangelo, da chiunque lo vive. Ecco la via che porta a Dio, quella dellโ€™uomo che ama come Gesรน!

E quindi il posto che il Signore ci prepara รจ quel modo di amare che abbiamo nella vita, il nostro compito dentro la nostra storia per amare come lui, secondo la nostra vocazione. Il nostro posto รจ lร  dove amiamo e viviamo, con quello che siamo capaci, dentro il nostro lavoro, nelle nostre relazioni.

I discorsi dellโ€™Ultima Cena sono quel Testamento spirituale che Gesรน lascia ai suoi, un testamento da aprire e mettere in pratica dopo la sua morte e resurrezione, dopo che ha lasciato il modo con il quale รจ stato presente negli anni della predicazione. Con la nascita della Chiesa, la comunitร  dei credenti, quel Testamento va preso e messo in atto. E tra queste parole ci sono proprio quelle che ci ricordano che ognuno di noi ha un posto nella Chiesa, che tutta insieme rappresenta Cristo, che รจ Cristo stesso vivente dentro la storia. E ognuno ha il suo compito di vivere Cristo e di rappresentarlo.

La comunitร  cristiana ha quindi molti posti e ha un posto per tutti. Nessuno รจ spettatore ma tutti sono attori importanti perchรฉ lโ€™amore di Cristo, lโ€™amore di Dio Padre siano sperimentati in terra, tra gli uomini.

โ€œAggiungi un posto a tavolaโ€ potrebbe davvero essere il canto iniziale delle nostre assemblee domenicali, quando ci raduniamo insieme. Chi entra nelle nostre chiese si deve sentire accolto come fratello e sorella indispensabili tanto quanto il prete sullโ€™altare e i suoi piรน stretti collaboratori. E questo non perchรฉ รจ il prete a dare un posto. Quel posto รจ stato giร  dato da Gesรน a tutti. Sta a noi scoprirlo e valorizzarlo insieme.

E in questa comunitร  piena di posti e sempre aperta e che vive, oh Signore, il tuo Vangelo, stai comodo anche tuโ€ฆ

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)