don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 18 Dicembre 2022

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Sogni a occhi chiusi

โ€œI sogni son desideri di felicitร . Nel sonno non hai pensieri, ti esprimi con sinceritร โ€. Sono le parole della canzone di Cenerentola nellโ€™omonimo film a cartoni animati di Walt Disney. Tutti facciamo sogni ad occhi aperti, perรฒ in questi prevale molto la ragione e forse non siamo cosรฌ sinceri. Sono invece i sogni notturni, quelli che abbiamo quando dormiamo ad essere piรน sinceri e dicono molto di noi, piรน della ragione.

Molto spesso รจ proprio da lรฌ, da quelle immagini e situazioni che abbiamo bei sogni notturni che la psicologia puรฒ aiutarci a comprendere quello che siamo veramente e sinceramente. Purtroppo non siamo sempre in grado, appena svegli, di ricordare i sogni notturni che facciamo, se non a brandelli e a piccole sensazioni, perchรฉ la razionalitร  tende a prevalere e le cose concrete ed immediate occupano subito mente e cuore.

รˆ in un sogno notturno che Giuseppe incontra Dio, almeno cosรฌ come ci racconta lโ€™evangelista Matteo nella sua annunciazione a Giuseppe, che possiamo mettere per certi aspetti in parallelo con quella a Maria nellโ€™altro vangelo, quello di Luca.

La realtร  concreta รจ dura per Giuseppe, sposo di questa giovane donna che si trova in attesa di un figlio non suo. I sogni di Giuseppe sono infranti, almeno quelli a occhi aperti. I suoi sogni erano quelli di costruire una famiglia con questa sposa che ama, secondo le regole sociali e religiose del suo tempo, e che Giuseppe sente giuste e che segue.

Le regole prevedono che lui ripudi la moglie infedele, ma lo vuole fare in segreto, senza esporla allโ€™infamia. In Giuseppe cโ€™รจ un combattimento interiore tra regole e amore, tra Dio e Mariaโ€ฆ o almeno tra quel che gli hanno insegnato religiosamente di Dio e la sua sposa.

Ma ecco che nel sogno, quello notturno dove ragioni e regole spariscono, emerge il vero Giuseppe, e la voce di Dio, quella vera, si fa sentire. Giuseppe ascolta quel sogno sincero, libero dai pensieri razionali suoi e del contesto sociale e religioso del suo tempo. Appena sveglio non dimentica il sogno e lo ascolta, rendendolo realtร . Giuseppe accoglie Maria e la sfida di un figlio non suo ma di Dio, che realizza il sogno di Dio, che รจ quello di essere con noi, Emmanuele, Dio con noi.

Il sogno รจ il luogo della veritร , e nella Bibbia coincide con la preghiera, con lโ€™ascolto di Dio nel profondo. La Chiesa dovrebbe essere il luogo dove poter almeno un poโ€™ intravedere il sogno di Dio che entra nel nostro sogno e lo fonde.

Nella preghiera possiamo sognare che davvero lโ€™amore รจ sempre piรน grande delle regole e delle concezioni sociali, anche se ovviamente non ne possiamo fare a meno, perchรฉ ci siamo dentro e le portiamo avanti anche noi. Ma Giuseppe ci fa comprendere che dentro di noi Dio parla e ci indica in qualche modo la strada giusta per essere felici e per costruire un modo felice, il mondo di Dio, Emmanuele, โ€œDio con noiโ€.

I sogni di Dio son desideri di felicitร โ€ฆ per tutti.

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)