Lโamore di Dio non รจ unโopinione
Quanto fa 70 volte sette? La risposta matematica รจ 490 e non ci sono dubbi, perchรฉ come si dice โla matematica non รจ unโopinioneโ. Ma si puรฒ affrontare la vita spirituale con la matematica?
Nella Bibbia i numeri sono quasi sempre simboli che vanno interpretati. Ne troviamo diversi che attraverso una cifra indicano qualcosa di piรน ampio e che riguarda la vita umana e Dio.
In questo brano troviamo il numero โsetteโ che indica nel simbolismo biblico la perfezione. Quando Pietro chiede a Gesรน se deve perdonare โfino a sette volteโ sta giร dando una definizione di perdono amplissima: perdonare in modo perfetto. Ma come sempre Gesรน porta la vita spirituale fuori scala, e ampia il numero da sette a โsettanta volte setteโ, volendo spingere la visione di Pietro oltre la stessa tradizione religiosa, oltre ogni limite e dubbio.
Essere come Gesรน per il cristiano รจ credere che non cโรจ torto che non possa essere sanato dal perdono.
Gesรน sulla croce ha davvero perdonato il mondo e la storia settanta volte sette.
La parabola che Gesรน usa per dare forma al suo insegnamento รจ volutamente piena di numeri esagerati. Diecimila talenti sono una cifra davvero impensabile non solo da restituire ma anche da spendere. Un talento corrisponde circa al peso di un uomo in oro, quindi 10mila talenti sono davvero una esagerazione. Ma come il debito รจ incredibile, ancora piรน incredibile รจ il condono solo sulla base di una preghiera. Il debitore viene graziato solo perchรฉ lโha chiesto, e questo rivela il volto infinitamente buono del padrone creditore. Questo creditore รจ Dio.
Cento denari invece corrispondono piรน o meno alla somma di 3 mesi di lavoro, quindi una cifra piccolissima al confronto con il super debito di prima. Eppure sebbene graziato di una cifra cosรฌ esagerata, il primo debitore non รจ capace a sua volta di perdonare.
ร su questi contrasti che Gesรน vuole colpire Pietro e anche noi. Con una immagine forte ci vuol far capire che siamo continuamente perdonati, cioรจ amati da Dio infinitamente anche se non ce lo meritiamo. Il modo migliore di rispondere a questo amore รจ amare anche noi chi abbiamo vicino, anche se non se lo merita, anche se ci ha fatto un torto. Se ci guardiamo dentro davvero abbiamo tanto amore e perdono che non possiamo contenerli.
La matematica dellโamore ci porta davvero a esagerare, ad amare senza calcoli, sapendo che questo amore che diamo non ci fa altro che accorgere che siamo amati, perdonati e sorretti da Dio sempre e senza calcoli.
Lโamore di Dio non รจ unโopinione, ma una rivelazione, se la vogliamo accogliere. Lโunico modo per accorgersi e gioire di questo amore sterminato, รจ amare a nostra volta anche nelle piccole occasioni. La parabola ci fa vedere come quel primo debitore incapace di condonare alla fine si ritrova in prigione con tutto il carico del suo debito infinito, e fa esperienza di un padrone come terribile aguzzino.
Questo racconto non vuole spaventarci e farci vedere lโinferno come punizione, ma vuole dirci che se non amiamo il fratello, se non esercitiamo il perdono, alla fine non scopriremo mai il vero volto di Dio, ma solo la sua caricatura di giudice implacabile e punitore senza pietร da temere.
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Lโamore di Dio non รจ unโopinione, ma se non sfruttiamo anche le piรน piccole occasioni per perdonare, amare, ascoltare e sostenere chi ci sta vicino allora sbaglieremo la somma finale e il risultato sarร quello di un altro dio, non certo quello rivelato da Gesรน nel Vangelo.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)