don Giacomo Falco Brini – Commento al Vangelo di domenica 27 Novembre 2022

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Gesรน Cristo รจ il Re dellโ€™universo, il Re dei re. Colui che lo crede e lo desidera davvero come Re della propria vita, รจ una persona che verifica se dentro di sรฉ sta maturando il cuore umile di Dimas, il โ€œbuon ladroneโ€. In tal senso, lโ€™Avvento รจ tempo molto favorevole per operare questo discernimento. Un tempo liturgico per rieducarci a vivere in una sana e fiduciosa attesa di Colui che ha promesso che verrร . Se lo ami, lo aspetti volentieri. Come quando non vedi lโ€™ora che ti raggiunga a casa una persona che ami, e che sai che sta arrivando a farti visita.

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Cosa fai nel frattempo? Ti prepari, prepari la tua casa ad accogliere chi stai aspettando, magari prepari anche chi ti circonda a rendersi conto di quanto sta per accaderti: sta arrivando uno che ami! Ricordo, durante la mia giovinezza, quando partii per incontrare una ragazza di cui mi ero innamorato mentre ero in vacanza al mare. Lei viveva in unโ€™altra cittร  e ci si doveva incontrare dopo un paio di mesi. Giunto a casa sua, mi sembrรฒ subito che non fosse ad attendermi da sola. Ben presto mi resi conto che amici e amiche, i familiari, e persino i vicini del suo quartiere erano stati coinvolti in quella sua attesa.

Agire in questo modo รจย essereย consapevoli del momento, come S. Paolo afferma nella 2a lettura (Rm 13,11). Il โ€œda farsiโ€ di chi ama allora non รจ piรน un peso, oppure, se cโ€™รจ un peso, nel da farsi di chi ama quel peso diventa leggero, sostenibile. E soprattutto, si vive da persone โ€œsveglieโ€ il proprio tempo, cioรจ vigilanti, capaci di cogliere cosa si cela dietro le vicende storiche che ci riguardano (Rm 13,12).

Ma non รจ cosรฌ per tutti. Ai sui discepoli di ieri e di oggi, il Signore avverte che la sua venuta sarร ย come furono i giorni di Noรจย (Mt 24,37). Come furono quei giorni? Come oggi. Moltiย non si accorgono di nullaย (Mt 24,38-39) e vivono tranquillamente come se la vita fosse tutta qui sulla terra, senza alcun orizzonte trascendente, senza una meta. Molti infatti non sono nemmeno sfiorati dal fattoย che il tempo ormai si รจ fatto breve:ย dโ€™ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non lโ€™avessero;ย coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedesseroโ€ฆย (cfr.1Cor 7,29-30). Cioรจ, molti vivranno gli eventi drammatici che incroceranno inevitabilmente come il diluvio si abbattรฉ su chi non se lo aspettava.

Si racconta che, quando cominciรฒ a circolare tra i passeggeri la notizia che quella imbarcazione strabiliante che fu il Titanic avesse urtato un iceberg riportando un danno irreversibile, i piรน non credettero a quella notizia. Sappiamo perรฒ come รจ andata a finire. Qualche giorno fa, due giovani hanno causato un grave incidente (fortunatamente senza morti) in autostrada coinvolgendo 3 vetture, tra cui quella di alcuni miei conoscenti. Al pronto soccorso si sono mostrati infastiditi dal tempo di attesa dei controlli medici: perchรฉ la loro serata programmata in discoteca stava andando in fumo, la frustrazione era talmente grande che gli sembrava non fosse successo niente di grave e che quei controlli fossero solo una perdita di tempo.

La venuta di Gesรน si rivela come un setaccio allโ€™opera: noi uomini veniamo vagliati proprio negli eventi drammatici che si compiono oggi, nella nostra storia concreta. Spiritualmente parlando, cโ€™รจ chi continua a dormire, cโ€™รจ chi si sveglia, cโ€™รจ chi si trova giร  nella veglia. Cโ€™รจ chi vive in attesa, cโ€™รจ chi vive senza alcuna attesa, cโ€™รจ chi si interroga sulle proprie attese.ย Allora due uomini saranno nel campo: uno verrร  portato via e lโ€™altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrร  portata via e lโ€™altra lasciataย (Mt 24,40-41).

Interessante notare come il vangelo mostri il Signore venire ed operare con il suo setaccio allโ€™interno di scene di vita lavorativa quotidiana. Come dire che ogni giorno puรฒ essere il giorno della sua venuta definitiva e dunque anche il giorno della mia partenza definitiva. Ecco allora la raccomandazione:ย vegliate. Il Signore invita i discepoli ad accettare diย non sapereย il giorno della sua venuta finale (Mt 24,42). Ma chiede di riflettere sulla vigilanza di un padrone di casa che invece venisse a sapere a che ora viene il ladro. In sintesi: vegliate come se sapeste il giorno della sua venuta pur sapendo di non conoscerlo (Mt 24,43).

Vivete sapendo di non sapere. Che significa? Il vangelo รจ sempre paradossale. Il Signore Gesรน istruisce i suoi a vivere in questo mondo da gente che si trova solo di passaggio. Se infatti il Figlio dellโ€™uomo viene ogni giorno, perchรฉ ogni giorno potrebbe essere quello definitivo, allora non รจ necessario per il credente sapere qual รจ il giorno.ย Vegliareย infatti non vuol dire non riposare, ma significaย tenersi prontiย (Mt 24,44). Cโ€™รจ unโ€™immagine che mi accompagna sempre: la posizione in cui fu trovato morto P. Emiliano, un prete che ha inciso molto sul mio iniziale cammino di conversione. Morรฌ improvvisamente nella sua stanza di albergo, dove stava predicando un corso di esercizi per sacerdoti.

Vedendo che non arrivava per lโ€™ultima meditazione, forzarono la porta della sua stanza e fu trovato vestito e pronto, seduto sul letto, con la valigia a un fianco e la Bibbia nellโ€™altro fianco. Per il vangelo questo รจ lโ€™atteggiamento decisivo da assumere di fronte alla nostra vita mortale. Perchรฉ il tempo che ci รจ donato รจ grazia, รจ pieno di Dio, ma non รจ nelle nostre mani. Allora il discepolo che si affida a Gesรน cercherร  di essere sempre pronto allโ€™incontro e questo deve bastare. Puoi prevedere che tempo farร ? Oggi sempre di piรน: allโ€™80 e forse al 90% delle possibilitร . Puoi prevedere il comportamento degli uomini?

Oggi sempre di piรน, basta vedere โ€œi miracoliโ€ di chi lavora nella pubblicitร , ma non saprei percentualizzarlo. Puoi prevedere Dio? No, al 100%. Dio sfugge alle nostre previsioni, รจ sempre oltre le nostre attese. Ma proprio per questo, vale la pena attenderlo.


AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI