don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 5 Gennaio 2022

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Vedrete il cielo aperto

Quando Gesù rivela di conoscere fatti distanti, fa dire a Natanaele, il futuro apostolo Bartolomeo: “Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d’Israele!”. Ma Gesù rincara affermando che lui e gli apostoli vedranno cose più grandi.
Le cose grandi sono simbolizzate in una immagine che va spiegata, cioè aperta alla completezza del suo significato: “Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.”.

Il cielo aperto riguarda la comunicazione tra Dio e gli uomini.Il cielo si apre con la parola di rivelazione, ad Abramo, a Mosè ed ai profeti. Si tratta di comunicazioni per la persona ed attraverso essa per tutto il popolo. Dio guida attraverso gli eventi che provoca o che lascia provocare dalle libere intelligenze, ma il significato e l’orientamento appartengono a lui solo.

Il perché delle cose, il loro significato e soprattutto la loro portata si qualificano solo alla luce del cielo aperto che spiega cosa accade e perché. Non solo il futuro è rivelato, per orientare gli uomini e non farli perdere lungo il cammino, ma anche il passato diventa significativo del presente per la spiegazione che Dio ne dà, poiché tutto accade per il suo volere.

I motivi profondi sono nascosti nella sua mente e gli effetti meravigliosi e di grazia, anche degli avvenimenti dolorosi e terribili sono disposti da lui.
Il cielo aperto è dunque la comunicazione di Dio, della sua volontà e del motivo profondo della nostra vita.
Finalmente, con Gesù, il cielo si apre e chi crede in lui riceve la guida alta di Dio, la volontà del Padre, come negli eventi che lo prefigurarono, con Mosè, il liberatore dalla schiavitù in Egitto, così apre la strada, guidato dalla volontà del Padre, alla liberazione dell’umanità intera dalla schiavitù del peccato.

L’agnello pasquale, nella notte del passaggio del Signore in Egitto, è rivelato nella sua realtà piena e tremenda in Gesù Cristo, il liberatore, ma anche colui che paga personalmente la liberazione con un riscatto di sangue per le colpe del popolo, per i peccati del mondo intero.
Liberazione ed auto sacrificio sono il compimento perfetto della volontà divina e per questo il cielo è aperto. Il Padre dispone per gli uomini, e il Figlio obbedisce perfettamente.

C’è un moto di discesa e di ascesa corrispondente tra cielo e terra, tra Padre e Figlio, tra volontà dell’uno e volontà dell’altro. Una corrispondenza di amore vicendevole si attua finalmente tra cielo e terra, tra Dio e Uomo, per essere esteso a tutti gli uomini attraverso il gruppo scelto degli apostoli.

Essi dovranno diventare i pontefici, i ponti tra cielo e terra, essere assimilati a Gesù Sommo sacerdote per pontificare, per unire cielo e terra, secondo la disposizione del Padre e del Figlio; lo Spirito Santo perfeziona il moto di amore dall’Alto al basso e dal basso all’alto.
Questo compimento si compie attraverso il Grande Tributo, offerto al Padre con il suo sacrificio sulla croce. Esso fa salire i meriti del Figlio al cielo e dal cielo scendono le grazie per tutti gli uomini.

Questo moto di discesa e ascesa è simboleggiato ed attuato per mezzo degli angeli, i quali sono i messaggeri e i portatori della grazia divina, in risposta al sacrificio del Figlio che viene portato in alto dai messaggeri celesti.
Così il suo sangue è raccolto dai loro calici ed offerto al padre per mezzo del sacerdote che attua il sacrificio sulla croce, ma sull’altare. Da quell’altare salgono, per mezzo degli angeli, i meriti infiniti del sacrificio di Cristo e per questo discendono le grazie della divina misericordia sulla terra.

Fino a quando sarà offerto il sacrificio propiziatorio di Gesù sull’altare, il cielo rimarrà aperto: anche una sola Messa nel mondo garantisce le grazie di Dio Padre per l’umanità che non merita, se non per i meriti del Cristo Gesù. Guai agli uomini se l’abomino della desolazione, ovvero l’abolizione del Grande Tributo, verrà messo in opera!

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte YOUTUBE | SPREAKER