don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 31 Agosto 2021

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Lo spirito impuro

L’esorcismo, semplice ed evidente che Gesù compie, avviene con la potenza e l’autorità della sua parola. L’imperio che egli esercita è su uno spirito di un demonio impuro.
Lo spirito impuro o demonio si contrappone agli spiriti puri, chiamati invece angeli, perché portando la Parola di Dio e trasmettono la sua purezza o santità.

La purezza equivale alla santità quando si configura come totale ed esclusiva presenza di Dio nella sua creatura. Perciò la pienezza dello Spirito Santo in una creatura esclude la la contaminazione dell’impurità. Alla santità si contrappone il peccato che è l’azione contraria alla volontà di Dio provocato dallo stato di impurità.

Gli spiriti impuri sono tali perché vogliono il male ed il peccato è la loro scelta conto Dio: essi trasmettono quello che li caratterizza, mediante l’istigazione o il suggerimento di un’azione malvagia, la loro stessa presenza permea le creature umane lasciandole con le percezioni impure di cui quegli spiriti sono portatori.

Se la presenza dello Spirito Santo di Dio in una creatura umana o angelica trasmette pace, spinta al bene ed all’amore verso Dio e verso il prossimo, con tutte le varie sfaccettature che intende trasmettere, lo spirito impuro a sua volta trasmette ciò che è: sporcizia morale, pensieri e desideri impuri e peccaminosi, ogni sorta di malevolenza verso Dio e le sue creature; la presenza del demonio trasmette quello che egli è, cioè menzogna, lussuria, avidità, invidia e così via.

i demoni trascinano con sé gli uomini nel peccato fin dal principio: la loro azione cattiva è molteplice, ma lo scopo finale è quello di allontanare le anime da Dio per separarle per sempre da lui mediante l’istigazione al peccato: essi assimilano gli uomini a sé mediante il peccato, suscitando tentazioni, istigando o suggerendo il male facendo leva sulle dimensioni corporale e psichica o con l’influenza forte della loro presenza sugli uomini stabilmente fissati nei corpi nel caso in cui vi sia possessione.

La possessione può essere l’effetto di una colpa o di una imprudenza, ma altresì anche solo una tentazione straordinaria senza peccato, né colpa alcuna nella persona posseduta. Costoro hanno potuto sperimentare le prove spirituali peggiori mantenendo e aumentando la santità: sfiorando la possessione ma subendo una vessazione inaudita del demonio fu quella di S. Maria Maddalena de Pazzi, mentre fu probabilmente possessione quella di Santa Gemma Galgani, certamente più documentata la possessione di S. Myriam de Baouardy, detta la Piccola Araba.

Sia la vessazione che la possessione del corpo da parte del demonio implicano una pressione continua e costante dello spirito impuro, tutto il suo essere peccaminoso impregna i sensi, i pensieri, la psiche, i ricordi e le facoltà mentali ed anche il controllo del corpo nel caso della possessione.
Resistere al peccato in tali situazioni implica un eroismo straordinario a cui pochissime anime sono chiamate e sanno resistere, mantenendo l’innocenza.

La potenza e l’autorità del Cristo meravigliavano le folle, perché nessuno al mondo poteva esercitare un potere diretto sugli spiriti immondi. Solo la forza di Dio può contrastare quella degli spiriti impuri, perché essi sono creature anche se molto superiori agli uomini.
Il Maligno può esercitare il potere sugli uomini con le possessioni e le malattie causate dall’azione malefica, provocate allo scopo di torturare le creature umane e portarle al peccato e alla disperazione con sé all’inferno.

Ma Gesù come Uomo, vinte tutte le tentazioni, possiede l’autorità della Parola di Dio, la potenza proviene dalla sua divinità che passa e si sprigiona attraverso la sua umanità: ad un ordine secco e imperioso, il demonio deve obbedire.
L’esorcismo è l’esemplificazione più forte e chiara della natura della lotta spirituale e del potere di Cristo, esso dimostra lo scopo per cui è venuto sulla terra, come scrive Giovanni evangelista: “Gesù, il Figlio di Dio, è venuto proprio per distruggere le opere del diavolo.” (1 Gv 3, 8).

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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