don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 21 Settembre 2021

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ANIME MALATE DA RISANARE

Grande e immediato lo spargimento dI voci e commenti, ma anche scandalo per quel ritrovo che improvvisamente si forma quasi in modo spontaneo a casa di Matteo Levi il Pubblicano, il peccatore. Nella sua casa egli organizza presto un convivio in onore del Rabbi, che lo ha chiamato, con l’intenzione di far noto a tutti della sua decisione di seguirlo.

É anche un congedo dai compagni esattori delle tasse per conto di Roma. Come accade ancor oggi, vi sono svolte nella vita che vanno condivise nell’ambiente di amici e colleghi di lavoro, e tra amicizia e sorpresa, ammirazione e anche addii, si consuma una rete di relazioni, mentre ne nasce un’altra su base nuova.

Gli invitati sono presenti per l’amico, ma anche per conoscere da vicino il motivo della sua scelta e, non ultimo, l’identità di quel Rabbi di Nazareth, tanto famoso quanto controverso. Molti sono mossi a trovare la via che interiormente cercano quella che Matteo sembra aver trovato con tanta sicurezza.

Un Giusto avvicina i peccatori, quelli per genere di vita: dunque anche per loro vi può essere uno spiraglio di speranza, di accoglienza da parte di Dio, che essi hanno tradito, anche se in fondo non hanno mai rifiutato nel cuore, ma la vita spesso ci porta lontano, dopo certe scelte, su sentieri obbligati.

Quel Gesù, invece, ascolta e ha parole per tutti, ognuno è interpellato, ognuno può trovare la possibilità del ritorno.
Il cuore ferito del peccatore, quello che gli uomini non considerano mai, è messo a nudo da quel Gesù, che sembra conoscerli e parla direttamente a loro, ed essi stanno davanti a lui e si lasciano dire quello che sono, si sentono chiamare con misericordia, con attenzione, con atteggiamento benevolo, come se interessasse la loro storia, come se, per la prima volta, il destino della loro vita, interessasse a Dio.
Certi sono curiosi, altri increduli, però sono tutti lì in quella casa, perché sta accadendo qualcosa di imprevedibile, tanto imprevedibile e dissestante, nell’ordine piatto delle categorie umane, da far saltare i nervi agli esperti delle cose di Dio.

Gesù di Nazareth ancora rompe i loro baluardi che dividono la società e determinano l’ordine delle persone, i santi e i peccatori, perduti per sempre poiché non è previsto nessun ravvedimento: o si pecca o si è puri.
Ogni contatto tra le categorie contamina e provoca la perdita della purezza, della santità. Se avvicino un peccatore, il suo peccato inquina la mia santità ed anche io divento impuro.
Ma quel Gesù osa, pur sapendo tutte queste cose, toccare uomini lebbrosi e la lebbra non lo contamina, ma al contrario il suo tocco risana la lebbra. La potenza di miracolo gli permette di guarire tutte le malattie ed anche la morte non lo può vincere.

La sua autorità è grandissima, ma più sorprendente è la gratuità con cui dona la salute, nessun guadagno, nessun interesse, Gesù si rivolge a tutti, non cerca i potenti, non sfrutta il suo potere.
Ma ancor più scandaloso, per scribi e farisei, è quella sua pretesa di donare il perdono dei peccati, che solo Dio può concedere. Il perdono, infatti, è riconciliazione con Dio, assoluzione di colpe e ristabilimento nella dignità di purezza di Figli di Dio.

L’ordine costituito con il muro di separazione tra peccatori e santi è demolito, la guarigione dei corpi mostra il potere di Dio e dunque anche la guarigione delle anime. Gli uomini cambiamo, i peccatori cambiano vita, essi diventano come Gesù.

Dopo aver ricevuto il farmaco della misericordia, si rivolgono con la stessa agli altri che sono come essi erano: malati bisognosi di cure spirituali, di guarigione dell’anima, di ricostituzione delle anime devastate, della liberazione degli spiriti impuri che dominano corpi e menti.
I sacrifici sugli altari senza quella misericordia, chiedono a Dio misericordia, ma non avendo un cuore di misericordia, le offerte sull’altare sono vanificate, perché l’altare interiore dell’anima è pieno di vere immondizie di peccato, soprattutto duro al perdono del fratello.

Il muro tra gli uomini, demolito da Gesù mostra la presenza del vero muro, quello tra Dio e l’uomo; non c’è differenza tra noi, poiché tutti siamo malati di peccato: Gesù abbatte il muro del peccato con il maglio della misericordia e risana la malattia dell’anima.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte:  YOUTUBE | SPREAKER