don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 17 Giugno 2021

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RIMETTI I NOSTRI DEBITI

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La preghiera verso il Padre che Gesรน insegna, imposta le nostre relazioni con Dio in modo superiore a quello della religiositร  pagana.
Ogni religione, infatti fa riferimento alla divinitร , ad esseri potenti che possono essere ostili o benevoli verso gli uomini e pertanto vanno rispettati e chiesti i favori per la buona riuscita delle cose e la loro protezione.
Anche nella fede istintiva di molti credenti cโ€™รจ la tendenza a rivolgersi a Dio per richiedere favori o aiuti, normalmente siamo propensi a chiedere nelle preoccupazioni.

Questo tipo di relazione con Dio รจ molto piรน simile a quella dei pagani che non ai fedeli di Cristo.
La lezione della preghiera del Padre Nostro, infatti, inizia con lโ€™avvertimento di non essere come i pagani che chiedono a forza di parole, mentre Gesรน rivela il volto del Padre, che รจ provvidente e conosce quello di cui abbiamo bisogno.

Il nostro sforzo nella preghiera non รจ quello di far conoscere a Dio il nostro bisogno quanto quello di metterci in sintonia con il suo Spirito, la sua volontร  dichiarata di voler regnare sulla terra attraverso i cuori degli uomini, perciรฒ la prima richiesta รจ lโ€™espressione di desiderio della santificazione del Nome di Dio e della venuta del suo Regno sulla terra.
Il mondo infatti รจ avvolto nel peccato, non conosce, cioรจ non ama il Nome di Dio e non vuole servirlo, perciรฒ nei cuori degli uomini non regna il Signore ma il peccato.

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Anche la chiosa finale come quella iniziale รจ un avvertimento, una condizione: essa rimarca il punto della remissione dei debiti fra noi, per avere abbonati i nostri da Dio Padre.
Lโ€™importanza, dunque, di essere differenti dai pagani sta nellโ€™essere parte di una volontร  divina per ottenere lโ€™unione con Dio stesso, diventare parte di lui.
Chiamare Dio โ€œPadreโ€ non รจ solo una scoperta di confidenza, interrotta e non compresa nellโ€™amore di Dio, quanto una elezione alla sua stessa natura divina, partecipata a noi creature.

Lโ€™essere figli configura la somiglianza e lโ€™immagine col Padre, interrotta col peccato, il quale ci rende simili ad un altro padre, lโ€™omicida fin dal principio, il padre della menzogna, colui che ha introdotto il peccato nellโ€™anima umana e regna attraverso di esso, il principe di questo mondo, contrapposto a Cristo che riceve dal Padre il titolo di Re, per regnare con il suo Spirito lร  dove il peccato non lo permetteva piรน.
Lโ€™odio e la divisione sono frutti di una radice spirituale che proviene da Satana, il Maligno, il quale si oppone allโ€™opera del Regno di Dio, alla santificazione degli uomini. Il suo potere, e dunque il suo regno, si mantiene con la divisione dei cuori, cioรจ la nostra ostinata richiesta di giustizia e di condanna non del male, ma degli uomini.

Il richiedere giustizia contro gli altri equivale a non comprendere che il peccato ci fa giudici e giustizieri delle creature umane, prendendo il posto di Dio. Lโ€™autonomia umana in realtร  รจ uno spodestamento della autoritร  divina nei cuori, per cui il regno di questo mondo รจ lโ€™espressione della mancanza del riconoscimento della Regalitร  di Dio, della santitร  del suo Nome, della sua proprietร  di ogni essere vivente.
Chiedere che siano rimesse le nostre colpe รจ unโ€™affermazione del nostro stato di peccatori contro Dio, di essere quindi in uno stato di debito e non di credito verso Dio Padre.

La rinuncia a rivalerci contro i fratelli, invece, rimette nelle mani di Dio la misericordia e la giustizia e afferma che siamo debitori cioรจ peccatori a nostra volta.

La rinuncia al giudizio e la richiesta di misericordia chiarisce il nostro stato di relazioni tra uomini e tra gli uomini e Dio.
Lโ€™invocare il Padre, rimette in lui la fede e la speranza che siano sanati i nostri cuori, cioรจ che regni in noi, per poter tutti lodare il suo Nome, riconoscere la sua volontร  di amore per noi e di salvezza dalla rovina nella quale ci troviamo come genere umano.
Il Regno in noi permette che la sua potenza si esprima nelle nostre opere e un mondo di giustizia sia anticipato sulla terra, in attesa di quello in Cielo.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte:ย  YOUTUBE | SPREAKER