don Fulvio Capitani – Commento al Vangelo del 6 Novembre 2022

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Quelle visite al cimitero, dialogo tra vivi perché Dio non è dei morti ma dei viventi

«Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Un piccolo cimitero di campagna, sentieri di ghiaia costeggiano e si inframezzano a tombe allineate, su di esse spesso fiori e foto sorridenti.

Riconosco il posto dei nonni, degli zii e quelli di quelli conosciuti da mio padre in gioventù. Rivolgo a loro un saluto, una preghiera e una benedizione.

La mente va anche ai luoghi dove riposano altre persone a me care, fino al cimeterino di Barbiana.

Così penso abbiamo fatto un po’ tutti noi in questi giorni e al fitto dialogo che tutti noi abbiamo intessuto tra cielo e terra. Un dialogo tra vivi, ci dice Gesù, perché intessuto da Dio, che è un Dio dei vivi. È il Dio che ha donato, dona e donerà vita e resurrezione a tutti noi.

Certo un dialogo a volte difficile, dato dalla ferita dell’assenza fisica e dal dolore che ha accompagnato il distacco della morte (come non pensare ai babbi e alle mamme che hanno perso figli giovani). Un dialogo che si intesse nel mistero di Dio stesso, e dalla speranza
in una vita che in lui chiede pienezza e resurrezione.

Don Fulvio Capitani Commento a cura di don Fulvio Capitani

Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs