don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 24 Ottobre 2021

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1ยฐ Lettura

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Il Profeta Geremia

la cui attivitร  si svolge in Israele

tra il 626 e il 587 a.C.

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รจ noto per le sue โ€œlamentazioniโ€

per i suoi scritti caratterizzati

da espressioni pessimistiche.

In realtร , accanto a pagine pesanti

e dalle tinte oscureโ€ฆ troviamo pure

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pagine come quella odierna,

piena di prospettive nuove

e aperte alla speranza.

ย 

Geremia fa riferimento ai Ebrei del Nord

deportati a Ninive dagli Assiri nel 750 a.C.

i primi a subire un flagello del genere.

Buona parte della popolazione

del Regno del Nord di Israele

deportata lontana e umiliata,

ritornerร  in Patria con gioia;

tra questi ciechi, zoppi e donne incinteโ€ฆ

Tutte persone incapaci di camminare

speditamente;

tuttavia nonostante il loro impedimento

Dio saprร  ricondurre in patria una popolazione

pur cosรฌ mal ridotta.

Questo popolo ripercorrerร  nella speranza

la strada del ritorno,

come anni prima aveva percorso prostrato

e in lacrime quella dellโ€™esilio.

ย 

Questo esilio e ritorno in Patria

diventa immagine

di tutti coloro che si allontanano da Dio

e dalla retta via, del bene, della giustizia,

della virtรน, dellโ€™osservanza della leggeโ€ฆ

Dopo aver esperimentato

che lontano da Dio

non si vive meglio e neppure beneโ€ฆ anzi

si rischiano momenti di umiliazione e di dolore.

Nella riflessione e nel pentimento

per il male commesso,

possiamo ritrovare la giusta via,

con lโ€™aiuto di Dio,

la via del bene,

della virtรน, dellโ€™osservanza della legge

e della pratica della giustizia.

ย 

A ritornare sulla retta via conviene

perchรฉ รจ una strada dritta,

senza ostacoli,

come appunto dice Geremia,

dove non si patisce fame nรฉ seteโ€ฆ

Le parole consolanti del Profeta

ci vengono riproposte oggi

per ricordarci che la storia di questi esiliati

รจ un poโ€™ anche la nostra:

chi si allontana dal bene (da Dio)

fa esperienza del pianto,

mentre il cammino del ritorno,

pur impegnativo e difficoltoso,

รจ disseminato anche di piccole gioie.

Lโ€™immagine delle sorgenti dโ€™acqua

zampillante in pieno deserto

รจ significativa:

Dio non ci farร  mancare

ciรฒ di cui abbiamo bisogno.

Eโ€™ sempre questione di fede.

ย 

VANGELO

Alcune sottolineature schematiche

ci aiutano a comprendere questa pagina:

ย 

1ยฐ Si parla di una โ€œgrande follaโ€

che sta seguendo Gesรน.

Potrebbe essere anche vero,

stiamo avvicinandoci alla Pasqua

e Gerico dista una trentina di chilometri

da Gerusalemme;

forse la folla numerosa

sta andando a Gerusalemme

per le feste pasquali.

ย 

Probabilmente lโ€™accenno alla โ€œgrande follaโ€

potrebbe avere un significato piรน ideale,

simbolicoโ€ฆ che reale o verisimile.

Gesรน ha messo in chiaro il suo programma:

– salire a Gerusalemme,

ย  e subire il martirio;

– chi vuole seguirlo sappia che

ย  deve lasciare beni e averi,

ย  mettersi da parte,

ย  per servire gli altri.

La โ€œgrande follaโ€ e i discepoli

avranno pensato

che queste prospettive fosche di Gesรน

fossero dettate da un momento di sconforto,

mentre in cuor loro erano convinti

che a Gerusalemme sarebbe stato un trionfo

per il Maestro e per loro.

Sappiamo che cosรฌ non sarร .

Veramente la loro condizione

รจ simile a quella dei โ€œciechiโ€.

ย 

2ยฐ Marco Evangelista,

a questo punto del cammino verso la Pasqua,

colloca il miracolo del cieco guarito.

Che non รจ una pagina di cronaca;

ma una allegoria,

unโ€™immagine simbolica

dellโ€™uomo illuminato da Gesรน.

ย 

Bartimeo rappresenta il popolo Ebreo,

rappresenta anche noi:

รจ immagine

della persona che non vede la veritร โ€ฆ

Solo lโ€™incontro con Gesรน

gli apre gli occhi;

e puรฒ seguire

la via del bene e della veritร .

Es. Se Gesรน non ce ne avesse parlato

non avremmo mai pensato che:

– Dio รจ Trinitร ,

– รจ Padre

– perdonare sempre fa bene a me,

– la non violenza e il dialogo risolvono i contrasti,

ย ย  non i litigi e le guerre;

– condividere quello che ho sul piatto

ย  torna a mio vantaggio;

– la religione รจ per la mia crescita e realizzazione;

– i beni della terra sono di Dioโ€ฆ

ย 

3ยฐ La prima condizione per uscire

da una situazione stagnante

e senza prospettive

รจ renderci conto che abbiamo bisogno

di cambiare, di migliorare,

di una via dโ€™uscita.

Prendere coscienza della nostra incapacitร ,

che non siamo autosufficienti

e che abbiamo bisogno di aiuto.

Es. se sono nellโ€™indigenzaโ€ฆ

mi devo rendere conto che non posso accontentarmi

del โ€œreddito di cittadinanzaโ€,

non posso stare seduto sul divanoโ€ฆ

Mi devo dare una mossaโ€ฆ

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4ยฐ Per Bartimeo le cose cambiano

quando sente passare Gesรนโ€ฆ

Forse ne aveva sentito parlare

ma non lโ€™aveva mai incontrato,

o prima non aveva fiducia in Luiโ€ฆ

Ora alza la voce,

chiede aiuto,

non teme la brutta figura in pubblicoโ€ฆ

Non gli va piรน bene fare il ciecoโ€ฆ

Vuole vedere, vuole essere salvatoโ€ฆ

ย 

5ยฐ โ€œMolti lo sgridavano per farlo tacereโ€

Perfino chi sta attorno a Gesรน (alla Chiesa)

possono costituire un ostacolo

per incontrare Dioโ€ฆ la fede.

ย 

Come ci sono persone che si fanno testimoni

e โ€œfacilitatoriโ€ per incontrare Dio.

ย 

6ยฐ Bartimeo, quando sente di essere chiamato,

โ€œbalza in piedi,

getta via il mantello,

e corre verso Gesรนโ€

Un cieco non si comporta cosรฌโ€ฆ

Ma questi gesti, come descritti da Marco,

hanno un senso simbolico

sono un messaggio teologico:

il mantello:

che era una sicurezza e una ricchezza

non gli interessa piรน,

Eโ€™ il cristiano che con il Battesimo,

getta via il vestito vecchio

e si riveste di un vestito nuovo, biancoโ€ฆ

Il nuovo messaggio di Gesรน.

ย 

7ยฐ โ€œBalza in piedi e va verso Gesรนโ€

Ora, dopo la guarigione,

per Bartimeo inizia una vita nuova

ย 

Non รจ detto che la vita di fede,

non presenti problemi e ostacoli;

ma dobbiamo deciderci

se vogliamo vivere da mendicanti

e protetti da un mantello vecchio

o aprirci a una vita nuova e di luce.

ย 

8ยฐ โ€œRiacquistรฒ la vistaโ€

Per Bartimeo, poter vedere

รจ stata la salvezzaโ€ฆ

Il segno della salvezza:

โ€œseguire Gesรน sulla sua stradaโ€

ย 

Conclusione
Camminando per i marciapiedi

della nostra cittร ;

ci imbattiamo continuamente in poveri

che ci chiedono la caritร .

Di recente

ho incontrato persone che chiedevano lโ€™elemosina pure camminando

per le viuzze e le calli di Venezia;

non mi era mai capitato di imbattermi

in poveri a Venezia.

La massa dei poveri va aumentando,

nonostante il benessere sociale che godiamo.

Noi non siamo in grado di risolvere

nessun problema di un povero,

che oltre ai problemi economici si porta dentro

vuoti e angosce umane terribili.

Ma allungare un euroโ€ฆ

questo siamo in grado di farlo

e scambiare un โ€œBuon giornoโ€ con lui,

questo lo possiamo fare senza troppo impegnarci

e a quel poveraccio farebbe un gran bene!


Fonte