don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 2 giugno 2019

Commento alla Prima Lettura

– Non è una pagina semplice e
senza problematiche
questa che abbiamo appena letta.

– Non è cronaca,
ma un racconto teologico
e di catechesi
rivolto alle comunità cristiane
che stavano attendendo il ritorno
(parusia) del Signore.

– Molti cristiani delle prime comunità
erano presi dai dubbi ed erano molti perplessi;
si chiedevano:

       ma questo Gesù che aveva promesso di        ritornare…
       dov’è finito ?
       Perché non ritorna a premiare i buoni?
       Perché i pagani, i malvagi, i nemici
       sembrano averla vinta…
       perché i cristiani vengono perseguitati
       e i malvagi sembrano stare bene ?
       Ma Dio da che parte sta ?

– S.Luca scrive una quarantina di anni dopo
l’Ascensione di Gesù
e intende dare motivi di speranza, di fede,
di incoraggiamento a queste comunità nel dubbio,
raccontando un fatto non di cronaca,
ma di fede e per aiutare la fede…
ricordando il messaggio finale di Gesù.

– Tanti particolari strani ci inducono a capire
che siamo dentro a un racconto simbolico
e che deve essere letto nella fede:

       – perché andare sul monte ?

       – mentre leggiamo questa pagina,
       in un primo momento
       sembra che Gesù e i discepoli siano a tavola
       nel Cenacolo
       e poi invece sembra stia parlando sul monte…

       – ci sono accenni nei Vangeli
       che ci fanno capire
       come Gesù sia salito al cielo
       subito dopo la Risurrezione
       e per altri accenni,
       in cui sembra
       sia rimasto 40 giorni sulla terra
       a contatto con i discepoli.

       – perché mentre sta per andarsene
       gli rivolgono la domanda:
       “E allora questo Regno di Dio,
       quando lo realizzi?”
       Ormai avrebbero dovuto avere le idee chiare,
       questi benedetti discepoli…
       mentre non è così !

       – Perché c’era bisogno che Gesù si sollevasse       in alto?
       il cielo, il mondo di Dio,
       non è in alto
       e non è un luogo… dove andare…

       – che senso hanno i due Angeli
       che mandano i discepoli in missione;
       non lo avrebbero capito da soli?
       Per tante altre necessità,

       Gesù non si è fatto vivo…

  1. nel Concilio di Gerusalemme…
    mentre questa volta, manda due messaggeri…
    Strano !

Conclusione:

Il senso dell’Ascensione
è una catechesi:

       – Gesù è ritornato al Padre,
       è stato assunto da Dio accanto a sé,
       perché tutto il comportamento di Gesù:
       (e l’Ascensione ce lo vuole dimostrare)
       è il trionfo di Gesù;
       il segno che Dio ha messo la sua approvazione     sull’operato del Figlio
       e lo porta nel suo mondo:
       (nel mondo di Dio).

Gesù non è scomparso:

       – è ancora presente nella comunità cristiana,

       – sta operando con e nella comunità,

       – dobbiamo sempre rimanere
         vigili e operanti e in attesa del suo ritorno…

L’Ascensione è l’incarico ufficiale

       della missione;
       ora ciascuno di noi
       è chiamato ad operare nel mondo:
       oggi noi siamo i piedi, gli occhi, le mani,
       il cuore, la mente… di Gesù.

Commento al VANGELO

– L’Ascensione è l’approvazione
da parte di Dio Padre
di tutta l’opera di Gesù:
Dio accoglie il Figlio accanto a sé,
nel mondo di Dio;

Dio mette il suo sigillo e il suo imprimatur,
la sua firma simbolica
su tutto ciò che Gesù ha fatto.

– Vorrei sottolineare alcune parole di questa pagina:

       – perdono dei peccati

       – di questo voi siete testimoni

       – tornarono a Gerusalemme con grande gioia.

“Il perdono dei peccati”:

       è opera costante di Dio;
       Dio sempre perdona,
       prima che noi glielo chiediamo.
       Fa bene a noi la conversione,
       un cambiamento di rotta e
       di scelte…
       Fare le scelte che ci possono fare bene:
       ci conviene …
       è vivere più serenamente
       e non sempre arrabbiati*
      e in guerra con il mondo.
       E perdoniamo
       non tanto per andare in Paradiso,
       quanto per vivere da salvati già
       su questa terra.

 “Mi siete testimoni di tutto ciò”

che avete visto e udito fare da me.

       “testimoniare” significa:
       dire a tutti con la parola e la vita
       chi è Gesù…
       e metterlo in pratica.

Es. il servizio di annuncio della Parola,

         il servizio nella carità,
         cercare di fare comunità,
         i momenti di preghiera insieme…
         sono tutte forme di testimonianza

“Con grande gioia”

sembra strano che i Discepoli
abbiano perso Gesù
e siano pieni di gioia:
dipende dal fatto che sentivano comunque
Gesù presente
non più nella stessa maniera di prima,
ma altrettanto reale e concreto
lo sentivano presente in mezzo a loro.

Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova

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Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24, 46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

 

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