don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 18 Giugno 2023

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Divido la pagina del Vangelo di oggi in tre momenti:

1° 

“Vedendo le folle, Gesù sentì compassione,

perché erano sfinite e stanche

come pecore senza pastore”

Gesù prova com-passione per la folla povera e

         allo sbando.

Hanno tutti fame di pane e di Parola:

per questo seguono Gesù.

Lui in più occasioni ha dato pane e companatico

con cui sfamarsi.

A quel tempo, si mangiava una sola volta al giorno;

e la povera gente, non sempre poteva farlo.

Inoltre Gesù annuncia una Parola che affascina.

Non è la parola solita e stantia

degli scribi e dei sacerdoti del Tempio.

La Parola di Gesù annuncia un Dio Padre,

che perdona e accoglie tutti;

annuncia un Regno dove non ci sono esclusi,

come nel Tempio, dove alcune categorie di persone

non potevano entrare.

Inoltre Gesù avvalora quanto afferma

con dei segni straordinari: guarisce i malati;

per significare che Dio è presente

e sta salvando.

Guarire dalle malattie,

scacciare spiriti maligni,

risuscitare i morti (lebbrosi)

erano segni del Nuovo Regno

e del Messia.

Ci vengono presentati i 12 Apostoli (inviati).

Il numero 12 simboleggia

tutto il popolo d’Israele.

“Andate piuttosto alla pecore perdute

della Casa di Israele”.

Sembra che siano proprio i suoi connazionali Ebrei

ad avere bisogno più di altri

di una parola di salvezza.

Se oggi Gesù ritornasse:

chi sarebbero i suoi oppositori più accaniti ?

I Russi comunisti?

I musulmani terroristi?

I milioni di atei e i senza Dio ?

No!

Saremmo noi preti e la Gerarchia cattolica!

Questi 12 costituiscono la prima comunità cristiana;

attorno a Gesù e a loro poi si aggregheranno anche

alcuni discepoli… e tutti accompagnano Gesù

per le strade e i villaggi di Palestina.

“La messe è molta, gli operai sono pochi”

Gesù intendeva dire che i bisogni e le miserie,

le sofferenze della gente comune e povera,

possono essere alleviate

da “operai” volontari, persone di buona volontà

che si dedicano e possono dare

la loro disponibilità a dare una mano,

ad aiutare chi è maggiormente in difficoltà.

Gesù non fa riferimento ai sacerdoti,

ma alle persone buone, generose,

compassionevoli,

che si prestano ad alleviare la miseria

della povera gente.

Gesù non intendeva creare una religione nuova,

quanto formare una comunità di buona gente

che seguendo il suo messaggio,

si mettesse a servizio di chi è povero

ed è dimenticato da tutti.

Nessuno si presta ad aiutare i poveri.

Gesù, creando la “chiesa” pensava a questo!

Gratuitamente avete ricevuto,

gratuitamente date”

La Parola che vi è stata annunciata e

il dono delle guarigioni…

sono tutti doni di Dio… gratis.

Per essere credibili in questa missione,

bisogna non pensare di fare i propri interessi,

Tutto si deve fare nella carità

e nella gratuità…

senza mezzi, senza strutture,

senza denaro,

ciò che serve a chi annuncia la Parola

è solo la fede!

momento:

“Scacciare i demoni”

E’ il segno che Dio è presente.

Gli spiriti e i demoni

non sono quelli che predichiamo noi preti

e che abbiamo raffigurato nei nostri affreschi medioevali o di cui parla Dante nell’Inferno.

Il concetto che avevano gli Ebrei e Gesù stesso

del diavolo non è il nostro concetto attuale;

questo nostro

ci viene dalla iconografia e dalla spiritualità medioevale.-

Il “diavolo” e lo “spirito immondo” del Vangelo

erano tutte le malattie che debilitavano il fisico,

la persona… che facevano star male.

Ogni forma di malessere era attribuita a uno “spirito”,

a un “diavolo”.

Il diavolo del Vangelo non è il diavolo persona di cui parliamo noi oggi;

e l’inferno del Vangelo era la Geenna,

la discarica pubblica di Gerusalemme

dove si briciavano le scorie infette.

Non è il nostro inferno eterno.

Sono tutte immagini simboliche, non reali!

Conclusione:

Il messaggio di Gesù è sempre di salvezza,

non per creare paura

Questa l’abbiamo creata noi preti.

La Chiesa di Gesù è la comunità

che si presta e si organizza

per venire incontro a quella parte di società

dove si vive male,

quella povera, quella che nessuno aiuta…

Là deve essere presente il cristiano.

Fonte