don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 6 Settembre 2021

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LE MONETE DEL REGNO DI DIO

“Anche noi, come Paolo, siamo chiamati a prendere parte alla Passione di Gesù a favore del suo Corpo che è la Chiesa”.

«Sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa». Queste parole di san Paolo illuminano l’odierna liturgia della Parola della luce pasquale di Cristo. Sono parole, infatti, che si possono comprendere solo a partire dal mistero della morte e risurrezione di Gesù.

Affermare “sono lieto, felice nelle sofferenze” può apparire una follia per il mondo, ma non per chi crede che Gesù ha reso la sofferenza il luogo in cui ci è dato, per la potenza dello Spirito Santo, di esprimere l’amore più grande per Dio e per i fratelli. Perciò, quando uniamo la nostra sofferenza – qualunque essa sia – a quella di Cristo sul Calvario, presentiamo a Dio un’offerta di valore immenso.

Qualcuno ha detto che nel Regno di Dio sono tre le monete che hanno valore: la moneta di bronzo è la carità, la moneta d’argento è la preghiera, mentre la moneta d’oro è la sofferenza offerta per amore.

La sofferenza di Paolo ha valore perché offerta “a favore”, cioè “per amore” del corpo di Cristo che è la Chiesa. Perché? Perché è una partecipazione alla passione di Gesù che – come si legge nella lettera agli Efesini – «ha amato la Chiesa fino a dare se stesso per lei [sulla croce]» (Ef 5,25).

Anche noi, specialmente nella santa Messa, siamo chiamati a offrire noi stessi, le nostre gioie e le nostre sofferenze, tutta la nostra vita, “per Cristo, con Cristo e in Cristo” al Padre, cioè ad accettare nella pace la vita che Egli ci dona, a favore del Corpo di Cristo che è la Chiesa.

Il vangelo ci presenta gli scribi e i farisei che osservano Gesù “per trovare di che accusarlo”. Il loro atteggiamento ricorda quello dei cristiani che credono di salvare la Chiesa ponendosi come arbitri degli altri, quasi provando soddisfazione nel sottolineare i comportamenti sbagliati dei fratelli.

Non è certo il modo di agire dei santi, che invece di pronunciare condanne in pubblico si facevano carico dei peccati altrui, offrendo preghiere e sacrifici per la loro conversione e purificazione.

O Maria, Madre nostra, aiutaci a prendere parte alla passione del tuo Figlio a favore del suo Corpo che è la Chiesa. Amen.

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