don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 6 Luglio 2021

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Il volo piรน bello

รˆ nel combattimento con noi stessi e con il demonio che possiamo vedere allโ€™opera nel modo piรน grande lโ€™amore di Dio

Giacobbe รจ in viaggio per incontrare Esaรน. Desidera riconciliarsi con lui. Egli sa che il fratello non gli aveva perdonato lโ€™inganno con cui aveva carpito la benedizione di Isacco e voleva ucciderlo. Per farsi perdonare e placare la sua ira, gli prepara in dono capri, pecore, cammelli, giovenche e asini e li invia avanti a sรฉ tramite i suoi servi in dono per il fratello.

รˆ un momento cruciale della vita di Giacobbe. Egli ha paura per la propria vita e quella dei suoi familiari. Come Abramo mentre sale sul Mรฒria, si affida a Dio senza sapere cosa accadrร .

รˆ a questo punto, presso il torrente Iabbรฒk, che troviamo uno dei racconti piรน affascinanti dellโ€™Antico Testamento.

ยซGiacobbe rimase solo e un uomo lottรฒ con lui fino allo spuntare dellโ€™auroraยป. Chi รจ questo uomo? Con chi lotta Giacobbe?

Non cโ€™รจ una risposta chiara e univoca. Ciรฒ che รจ certo รจ che questa narrazione ha un forte potere evocativo. La lotta di Giacobbe illumina le nostre lotte. Ci ricorda che il cammino di fede comporta inevitabili momenti di combattimento nella notte, nellโ€™oscuritร . San Paolo scrive che il nostro combattimento non รจ contro gli uomini ma contro lo spirito del male. Ma sappiamo che lโ€™azione del demonio รจ permessa da Dio. Quindi, paradossalmente, รจ come se lottassimo con Dio. Il combattimento รจ permesso da Dio affinchรฉ vinciamo noi stessi, il nostro amor proprio, le nostre paure, la fatica ad affidarci al Padre, il nostro crederci al centro del mondoโ€ฆ Giacobbe si rende conto che รจ piรน debole del suo avversario ma intuisce che รจ un inviato di Dio e gli dice: ยซNon ti lascerรฒ, se non mi avrai benedetto!ยป e lโ€™uomo gli dice: ยซNon ti chiamerai piรน Giacobbe, ma Israele, perchรฉ hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!ยป. Giacobbe esclama: ยซDavvero ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita รจ rimasta salvaยป.

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Israele, il nuovo nome di Giacobbe, diverrร  anche il nome del popolo che avrร  origine della sua discendenza. Anche noi portiamo questo nome: siamo, per fede, ยซfigli di Israeleยป (cf. Ap 7,4). Tutti noi abbiamo i nostri โ€œIabbรฒkโ€: ci troviamo dentro notti oscure a lottare corpo a corpo con le nostre ansie e i nostri โ€œdรจmoniโ€. Ciรฒ che conta in questi momenti non รจ vincere, ma lottare, perchรฉ alla fine siamo certi che Dio ci darร  la sua benedizione. Perchรฉ in quel buio รจ nascosta la luce piรน grande, in quella lotta con satana possiamo โ€œvedereโ€ allโ€™opera lโ€™amore di Dioโ€ฆ E alla fine rimarremo feriti da questo amore. Feriti dal Cuore ferito di Cristo. ย 

รˆ la gioia di scoprirsi figli in modo nuovo, con la gratitudine nel cuore, come un uccello ferito che torna a volare e scopre in modo nuovo lโ€™ebbrezza di solcare il cielo.

Perchรฉ egli, come ci ricorda il vangelo di oggi, รจ venuto per vincere il maligno.

Con il salmista, diciamo, quando il nemico ci assale: ยซCustodiscimi, Signore, come pupilla degli occhi!ยป. Amen.

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