LA BARRIERA
Il Signore a volte ci sottopone a una โprova dellโobbedienzaโ , in cui dobbiamo scegliere se rinnegare noi stessi e sottometterci alla sua Volontร , oppure affermare noi stessi e rinnegare la Divina Volontร .
Oggi nella prima lettura troviamo un brano del profeta Baruc, in cui cโรจ il riconoscimento che tutti i mali accaduti a Israele sono causati dal fatto che il popolo non ha ascoltato la voce del Signore. Scrive il profeta: ยซGli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dioโฆ [perciรฒ] ci sono venuti addosso tanti mali! [โฆ]ยป
Similmente nel Vangelo di oggi Gesรน parla di un castigo riservato alle cittร di Corazรฌn, Betsร ida e Cafarnao, perchรฉ non hanno ascoltato la voce di Gesรน e non hanno creduto ai suoi prodigi. Non solo: hanno rifiutato e disprezzato anche i suoi discepoli. Il Signore proclama: ยซChi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandatoยป.
ร una parola che riguarda anche noi e il nostro rapporto con i pastori che Gesรน ha posto autorevolmente a guida della sua Chiesa. Dio, infatti, normalmente non ci parla direttamente, ma attraverso i suoi rappresentanti sulla terra, che egli stesso ha scelto. Chi ascolta loro ascolta Cristo, chi disprezza loro disprezza Cristo!
Particolarmente nel nostro tempo Dio sta sottomettendo la sua Chiesa a una โprova dellโobbedienzaโ, che รจ tuttโaltro che facile, perchรฉ ciรฒ che i pastori chiedono non corrisponde sempre alle attese dei fedeli e puรฒ capitare che il fedele non comprenda le ragioni di un comando. ร una prova che esige pertanto il rinnegamento di sรฉ stessi. Ma bisogna obbedire, sempre, purchรฉ non sia comandato di peccare: obbedire ai pastori per obbedire a Cristo, perchรฉ la disobbedienza ci espone allโazione del maligno e a ogni male. Viceversa, lโobbedienza รจ come una barriera potente che impedisce al nemico di assalirci. Dobbiamo scegliere se rinnegare noi stessi e sottometterci alla Divina Volontร oppure affermare noi stessi e rinnegare la Divina Volontร .
Ci fa bene, al riguardo, ascoltare le parole di un Padre della Chiesa vissuto nella generazione immediatamente successiva a quella degli Apostoli: SantโIgnazio di Antiochia.
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Nella sua Lettera agli Efesini scrive: ยซSe sarete uniti in una stessa obbedienza, sottomessi al vescovo e ai presbiteri sarete santificati in ogni cosa. [โฆ] Conviene, infatti, procedere sempre dโaccordo con la mente del vescovo, come giร fate [โฆ]. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto piรน quella fatta in comunione con il vescovo e con tutta la Chiesa! Chi non partecipa allโassemblea [in comunione con il Vescovo] รจ un orgoglioso e si รจ giudicato da solo. Sta scritto: โDio resiste agli orgogliosiโ! Facciamo di tutto quindi per non opporci al Vescovo in modo da rimanere sempre sottomessi a Dio [โฆ] Occorre onorare il Vescovo come il Signore stessoยป.
E Santa Teresa di Gesรน Bambino nel suo diario scrive che le anime che obbediscono sono ยซfeliciยป e ยซlibere da ogni inquietudineยป; esse considerano come ยซunica bussolaยป ยซla volontร dei superioriยป e obbedendo ยซsono sempre sicure di trovarsi sul retto sentiero: non hanno da temere dโingannarsi nemmeno se a loro pare che i superiori certamente sbaglinoยป (Storia di unโanima, 287).
O Maria, Regina degli Apostoli, metti nel nostro cuore il desiderio di essere docili alla Divina Volontร anche quando comporta il rinnegamento di noi stessi. Amen!ย



