don Fabio Rosini – Commento al Vangelo di domenica 1 Novembre 2020

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Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 1 Novembre 2020, da Radio Vaticana (per il file audio) e dalle pagine di Famiglia Cristiana.

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Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini


La festa di quelli che hanno “fatto goal”

La Chiesa celebra la santitร  proclamando le beatitudini, e questa appare impastata di povertร , di lacrime, di fame, di sete e persino di persecuzione. Non sembra ci sia molto di desiderabile.

Questa reazione corrisponde allโ€™idea comune di santitร  che รจ un poโ€™ di cartapesta, fatta di cose che sanno di acqua santa, di abnegazione stucchevole, di atteggiamenti fuori dal reale, belli quanto ti pare, ma chi ce la fa?

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Bisogna ricordare che prima delle vagonate di santi canonizzati dagli ultimi Papi, che hanno reso la santitร  piรน vicina e meno astratta, venivamo da secoli in cui la normale maniera di intendere i santi portava a identiยcarli in quanto portatori di qualitร  umane straordinarie: dovevano essere tipi eccezionali nei quali si vedeva sin da piccoli che sarebbero ยfiniti al di qua di un porta-moccoli a fare le statue nelle nicchie delle chiese. La santitร , sicuramente ammirabile, era comunque roba poco praticabile a meno di non essere dotati per nascita di fegato impavido e bile sotto controllo.

Eppure il testo che la Chiesa proclama รจ un martello e ripete sempre la stessa parola, ossessivamente, parola che in genere diventa un rumore di fondo e resta sotto alle altre cose che vengono dette. La parola รจ: ยซbeatiยป. Nove volte, a inizio di ogni frase. Le regole della comunicazione dicono che la cosa piรน ripetuta, in genere, se non รจ la piรน importante, comunque รจ centrale. La parola โ€œbeatoโ€, al di lร  delle interessanti etimologie che porta in sรฉ, รจ potentemente collegata alla felicitร , al godimento.

Gesรน inizia il piรน magniloquente dei suoi discorsi, che si dipanerร  per ben tre capitoli del Vangelo di Matteo, ripetendo nove volte lโ€™argomento: la felicitร . Non รจ venuto a portare robe da sacrestia, ma la gioia, lโ€™allegria, lโ€™esultanza. Un santo รจ uno che ha fatto goal. รˆ uno che ha trovato la strada dellโ€™allegria. Infatti la Chiesa prima di proclamare un santo lo deve riconoscere beato, persona arrivata allโ€™esultanza.

UNA QUESTIONE DI PIACERE.

La santitร  non รจ una questione di dovere, ma… [continua su Famiglia Cristiana]

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